24 Aprile 2024 - 16:02:07
di Redazione
“La Arise srl, che si occupava da soli due mesi e in regime di appalto, dell’attività di caricamento notturno degli scaffali del punto vendita aquilano Carrefour della Gs Spa è stata condannata dal Tribunale dell’Aquila per non aver effettuato l’avvio della consultazione prevista dalla legge in caso di licenziamento collettivo”.
Lo rendono noto il segretario generale Filcams Cgil L’Aquila Andrea Frasca e Alessandra Marchionni di Filcams Cgil.
La Filcams Cgil, assistita dall’avvocato Carlo de Marchis, a fronte del trasferimento collettivo del personale impiegato nell’attività di caricamento notturno degli scaffali presso punti vendita distanti oltre 100 chilometri da quello previsto al momento dell’assunzione, ha agito per le vie legali, denunciando l’illegittimo trasferimento e l’omesso avvio della procedura di licenziamento collettivo.
“I lavoratori interessati dai trasferimenti si occupavano da molti anni dell’attività di caricamento notturno degli scaffali del punto vendita Carrefour della città dell’Aquila – proseguono – Lavoratori titolari di contratti di lavoro part time con redditi molto bassi e che vivevano esclusivamente del loro salario. A causa della bassa retribuzione, sostenere i costi di un trasferimento dalla sede di lavoro a oltre 100 chilometri, sarebbe stato tanto gravoso da rendere impossibile la prosecuzione dei rapporti in essere, costringendoli, di fatto, ad uno stato di disoccupazione”.
“Ciò premesso, è, quindi, emerso, dinanzi all’autorità giudiziaria, che la società non aveva alcun interesse a trasferire i lavoratori e le lavoratrici, ma era invece sostanzialmente interessata alla cessazione dei relativi rapporti di lavoro – aggiungono – Pertanto, la stessa azienda aveva deliberatamente ed illegittimamente scelto di non effettuare l’informativa preventiva nei confronti del sindacato, così come previsto dalla legge in caso di licenziamento collettivo. Ciò ha certamente pregiudicato, in un primo momento, l’organizzazione sindacale, impossibilitata, in tal modo, a svolgere il suo ruolo e a prestare assistenza ai lavoratori e delle lavoratrici interessati dalla procedura di trasferimento, o per meglio dire, di licenziamento, collettivo”.
“Pertanto, il giudice del lavoro del Tribunale dell’Aquila ha dichiarato antisindacale la condotta datoriale della Arise Srl, per non aver attuato, a fronte di trasferimenti configurabili come licenziamenti, la procedura prevista di preventiva comunicazione e consultazione dell’organizzazione sindacale, ordinandone la cessazione immediata e ristabilendo le condizioni di legittimità rivendicate dal sindacato – conclude – L’azienda ha provveduto ad avviare, a seguito di tale provvedimento, le consultazioni sindacali che avranno lo scopo di tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori in un percorso di rispetto delle regole contrattuali e delle leggi”, concludono.