03 Maggio 2024 - 14:51:25
di Marco Giancarli
“Allungati i tempi per Piazza Duomo, lavori in Piazza Palazzo, Piazza del Teatro, Piazza Chiarino avviati senza alcuna pianificazione. Così si mortifica chi ha scommesso sul centro. Assicurare ristori alle attività commerciali penalizzate“. Lo scrive in una nota il Partito Democratico dell’Aquila che attacca nuovamente il governo cittadino a loro avviso incapace di una programmazione vera ed efficace.
“Il centro storico – proseguono i dem – soffocato da cantieri avviati senza alcuna concertazione e pianificazione è, oggi, l’immagine emblematica del fallimento amministrativo della destra. Da mesi chiediamo, inascoltati, che si apra un confronto con residenti, professionisti e commercianti per stabilire le modalità di lavorazione nei cantieri aperti e indicare un cronoprogramma certo delle lavorazioni. Ora, i nodi sono arrivati al pettine”.
“Oltre gli annunci, che si susseguono quotidiani sulla stampa, la realtà è che i lavori di riqualificazione di Piazza Duomo si sono allungati drammaticamente, tant’è vero che il termine ultimo per le lavorazioni è stato spostato, ancora, al 30 settembre prossimo; ciò significa che il cantiere impatterà sulla vita dei residenti e sulle attività professionali e commerciali anche nel periodo estivo, a più alta vocazione turistica, con i conseguenti problemi di viabilità”.
Una situazione che può solo peggiorare gli esponenti del Partito Democratico che definiscono lo stato delle cose come “una mannaia, in particolare per gli imprenditori che, con coraggio, hanno scommesso sulla rinascita del centro storico”.
“Se si aggiungono i cantieri – proseguono -, anche questi in ritardo sui tempi annunciati, in piazza del Teatro, piazza Palazzo, piazza Chiarino, e se si dovesse credere all’ennesima promessa di ripartenza dei lavori dei sottoservizi (qui, i ritardi sono oramai di anni) in zona San Marciano, si capisce bene come il centro storico, di fatto, sia invivibile, e lo sarà per tutta l’estate, con conseguenze economiche che rischiano davvero di assumere contorni drammatici”.
“E in questa situazione già critica, sono anche iniziati i lavori di montaggio del palco alla scalinata di San Bernardino che ospiterà gli eventi estivi, con l’istituzione di divieti di sosta in Largo Pischedda e Piazza San Bernardino che priveranno i cittadini dei pochi parcheggi disponibili”.
“È evidente il fallimento dell’amministrazione Biondi che sta decretando la morte del centro storico. Bisogna intervenire ora, o sarà troppo tardi. Oltre a tempi certi e misurabili per la realizzazione delle opere ed una pianificazione dei lavori, torniamo a chiedere all’amministrazione un impegno per assicurare ristori alle attività commerciali penalizzate, ed in particolare un nuovo bando ‘Fare centro’ visto che le risorse ci sono ma sono tenute congelate da anni, senza una spiegazione”.
I Dem poi si soffermano su un’altra questione che sta attanagliando il centro storico della città quella che riguarda la carenza cronica di posti auto. “Chiediamo, inoltre, un piano dei parcheggi definitivo, concreto e coerente con le aspettative della città, su cui non si può più indugiare: l’assenza di stalli sta rendendo la vita impossibile a professionisti e residenti, ai cittadini che vogliano recarsi in centro e, di riflesso, ai commercianti. Nel luglio 2021, erano stati promessi 4 nuovi parcheggi per 1559 posti a San Silvestro, in viale della Croce Rossa, viale Gran Sasso e Porta Leoni. Siamo, di fatto, all’anno zero, con il solo parcheggio a raso di Porta Leoni rabberciato in fretta e furia, e assolutamente insufficiente. D’altra parte, da anni proponiamo – di nuovo, inascoltati – di realizzare almeno un parcheggio multipiano su via XX Settembre, al posto del palazzo dell’ex Inam: l’allora assessora comunale Carla Mannetti si era detta favorevole, la Asl, proprietaria dell’immobile, era disponibile a valutare permute, rinunciando alla ricostruzione dell’edificio già finanziata. Sarebbe bastato chiedere alla Struttura tecnica di missione di rimodulare le risorse per sbloccare il progetto: se fossimo partiti per tempo, oggi avremmo già il parcheggio multipiano realizzato”.
Poi la chiosa finale. “La verità è che la mancata pianificazione delle opere in corso è soltanto la punta dell’iceberg di una assoluta mancanza di visione e strategia sul centro storico. Non solo il tema dell’accesso, e quindi di una pianificazione dei parcheggi capace di immaginare la città da qui a trent’anni: non si ha alcuna idea sulla rifunzionalizzazione dello spazio pubblico, si pensi alla fine più che probabile del mercato in piazza; non si ha alcuna idea sulla futura destinazione dell’imponente patrimonio edilizio pubblico disponibile, del patrimonio abitativo di cui il Comune dispone a seguito degli acquisti equivalenti e che potrebbero stimolare la residenzialità in termini sostenibili; si resta sordi rispetto alla richiesta di riportare in centro almeno un ciclo di scuole, dall’asilo alle scuole medie; non c’è alcun piano del commercio coerente, se è vero che si parla di centro storico come centro commerciale naturale ma poi si permette la costruzione di centri commerciali in periferia. Manca una idea di città. E Il tempo oramai sta scadendo. E’ urgente l’istituzione di un tavolo di concertazione permanente con residenti, professionisti e commercianti, alla presenza di delegati dei gruppi consiliari di maggioranza e opposizione. Bisogna muoversi. Altrimenti, il centro storico è destinato a spopolarsi, restando una quinta scenografica per pochi eventi estivi”.