08 Maggio 2024 - 10:27:32

di Redazione

La tutela della salute e la riorganizzazione dei sistemi sanitari sono stati al centro, questa mattina, del convegno internazionale One health, tutela della salute e riorganizzazione dei sistemi sanitari, nell’aula magna della sede di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Il convegno italo-francese di studi, giunto alla V edizione, è organizzato nell’ambito del PRIN 2020 (Il diritto costituzionale della salute e dell’organizzazione sanitaria dopo l’emergenza della pandemia), Unità 3, di cui è capofila l’Università degli Studi dell’Aquila, (L’organizzazione del Servizio sanitario nazionale e l’effettività del diritto alla salute). Il convegno, realizzato dal Laboratorio di ricerca su Diritto alla salute e assetti del SSN del DIIIE (daslab), si svolge con il patrocinio dell’Ambasciata Francese in Italia e dall’Institut Français e in collaborazione con il Centro studi sulla cultura del giurista “G. Cervati”. 

“Le sfide contemporanee sono due: lo stress provocato dall’epoca della pandemia, ma più in generale tutte le sfide globali che abbiamo sulla sostenibilità dei sistemi sanitari, sull’ambiente, i cambiamenti climatici – ha affermato il professor Fabrizio Politi, ordinario di Diritto costituzionale del Dipartimento di Economia dell’Università dell’Aquila – Tutto ciò impone ai sistemi sanitari una nuova riflessione. L’approccio One health muove dall’idea che la salute delle persone, la salute degli animali, la salute dell’ l’ambiente, siano strettamente interconnessi. Questo ci apre una nuova prospettiva metodologica che richiede che i sistemi sanitari siano aperti e comprensivi e soprattutto all’idea che il sistema sanitario che ha una finalità che è la tutela della salute, il diritto alla salute costituzionalmente garantito, non bisogna guardarlo solo settorialmente, ma in una visione globale. La sanità, quindi, in tutte le politiche pubbliche e un’attenzione del decisore pubblico in tutti questi aspetti. Alla base di questa visione, naturalmente, c’è l’idea che la sanità non è solo un costo, ma un investimento, perché la resa in termini di qualità della vita, di benessere sociale, ci insegna che il benessere di una comunità non si misura solo in base al Pil, ma alla qualità di vita delle persone che vivono in quell’ambiente”.

Dopo i saluti istituzionali, il professor Politi ha introdotto il convegno per lasciare la presidenza della sessione mattutina al professor Renato Balduzzi, ordinario di Diritto costituzionale all’Università cattolica del Sacro Cuore, già Ministro della Salute.

I lavori della mattina hanno come relatori il prof. Carlo Colapietro (Università Roma Tre) Dalla One Health alla Planetary Health: profili costituzionali; il prof. Jean-Jacques Pardini (Université de Toulon), La protection de la santé dans la législation française; la prof.ssa Donatella Morana (Università di Roma Tor Vergata), La tutela della salute tra vecchi e nuovi bilanciamenti; il prof. Rémi Pellet (Université Paris Cité), Politiques One Health: comment les financer? e la prof.ssa Arianna Pitino (Università degli Studi di Genova), La tutela della salute nei territori montani.

La sessione pomeridiana sarà presieduta dal professor Massimo Siclari, ordinario di Diritto costituzionale all’Università Roma Tre, e interverranno il professor Michael Bardin (Università Avignone), Données personnelles et santé; il prof. Walter Giulietti (Università degli Studi dell’Aquila), Disciplina contabile degli enti sanitari e giurisprudenza costituzionale; il dott. Bruno Ramdjee (Université Paris Cité), La réception du concept One Health au sein du système de santé français; la dott.ssa Alessia Fonzi (Università degli Studi dell’Aquila), Il principio solidaristico nella prospettiva One Health e la dott.ssa Cristina Equizi (Università degli Studi dell’Aquila), One Health e medicina territoriale.