20 Maggio 2024 - 11:54:20
di Redazione
Andrea Lucchesini, uno dei nomi più fulgidi del pianismo internazionale, sarà il protagonista del concerto di chiusura della rassegna Musica per la città, allestita dai Solisti Aquilani nel capoluogo. L’appuntamento è per martedì 21 maggio, alle 18, nell’auditorium del Parco. In programma brani di Beethoven e Čajkovskij.
I Solisti Aquilani si avvalgono della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.
Il Concerto opera 15 è dalla sua enunciazione, fatta di scale, arpeggi e accordi perfetti, un po’ la rappresentazione emblematica del Beethoven giovanile, spiega Carla Di Lena nelle note di sala. Un Beethoven “in abito da cerimonia, e da cerimonia un poco militaresca” come scrive efficacemente il musicologo Giorgio Pestelli, e con una gran voglia di sgranare passaggi brillanti e vigorosi. Ma in questo concerto c’è anche molto di più. La versione cameristica dell’insieme strumentale evidenzia aspetti interessanti perché, riducendo la quantità del suono dell’insieme, rende più scarna ed evidente la struttura formale e valorizza i particolari della scrittura di entrambi i protagonisti, solisti e insieme.
Con la Serenata in do maggiore opera 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij si entra nel grande repertorio per orchestra d’archi. L’autore la scrisse nel 1880 contemporaneamente all’Ouverture 1812. La tensione melodica che caratterizza l’intenso tema di apertura del pezzo in forma di sonatina, la soave leggerezza del valzer – brano tra i più noti di tutto il repertorio classico – la cantabilità malinconia dell’elegia, il colore suggestivo del tema russo, tutto questo è espresso con una straordinaria autenticità. A cui si unisce una scrittura magistrale che rende la Serenata tra i capolavori assoluti del repertorio per orchestra d’archi.
Andrea Lucchesini, formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, si impone giovanissimo all’attenzione internazionale, con la vittoria del concorso internazionale Dino Ciani, al Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e con i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa.
Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio e in particolare con il violoncellista Mario Brunello, con il quale ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms e composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento, nella Scuola di musica di Fiesole, che ha diretto fino al 2016. Tiene inoltre frequenti masterclass in importanti istituzioni musicali italiane ed europee ed è frequentemente invitato nella giuria dei più importanti concorsi internazionali. Accademico di Santa Cecilia dal 2008, è impegnato anche nell’organizzazione musicale. Dopo aver guidato l’Accademia filarmonica romana, dal 2022 è direttore artistico degli Amici della musica di Firenze.