24 Maggio 2024 - 12:14:25

di Redazione

L’Università dell’Aquila è risultata vincitrice in due categorie del premio “PA a colori 2024″, concorso  associato all’annuale edizione del Forum PA (il più importante evento nazionale dedicato al tema della modernizzazione della Pubblica Amministrazione) e organizzato da un’ampia rete di partner (AIDP PA, ASviS, CERVAP, Forum diseguaglianze e diversità, Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Openpolis, Fondazione per la sostenibilità digitale, IWA, PA social, ALTIS – Università Cattolica del Sacro Cuore), con l’intento di riconoscere, sostenere e valorizzare le iniziative innovative promosse non solo dalle università ma da tutte le amministrazioni centrali e locali nonché da associazioni e start-up che si impegnano a preparare la PA alle sfide del futuro.

Gli àmbiti del premio erano sette, ciascuno abbinato a un particolare colore, secondo il concept scelto per l’edizione 2024 del Forum, un prisma che scompone la luce nei suoi colori costituenti per effetto della rifrazione: PA Competente; PA Accogliente; PA Digitale; PA Sostenibile; PA Semplice; PA Aperta; PA Vicina.

UnivAQ è stata premiata nelle categorie “PA Competente” con il progetto Job Shadowing e “PA Sostenibile” con il progetto 4Smart.

I nomi dei progetti vincitori sono stati resi noti giovedì 23 maggio a Roma a Palazzo dei congressi. A ritirare il premio, per conto di UnivAQ, il direttore generale Pietro Di Benedetto.

Job Shadowing, un progetto nato all’interno del protocollo d’intesa UniHAMU (una collaborazione gestionale e amministrativa tra tutte le università pubbliche di Abruzzo, Marche e Umbria avviata con la sottoscrizione di un accordo attuativo nell’ottobre 2023), offre al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario delle università partecipanti la possibilità di creare percorsi di affiancamento lavorativo della durata minima di 2 giorni e massima di 15, con opportunità di mobilità inter-istituzionale tra il personale di uffici con competenze analoghe.

4Smart, invece, intende offrire agli atenei un ambiente formativo sperimentale intelligente per misurare, acquisire, conservare, condividere e confrontare informazioni relative a parametri ambientali (es: temperatura, pressione, CO2, polveri sottili, elettrosmog, rumore, luminosità, ecc.) degli spazi degli atenei dedicati agli studenti (aule, laboratori, ecc.) tramite le opportunità offerte dalla tecnologia dei sensori IoT (Internet of Things).

4Smart è gestito dal Consorzio interuniversitario sulla formazione – COINFO a cui aderiscono UnivAQ, Università Mediterranea di Reggio CalabriaUniversità degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Università Sapienza di Roma, Università degli Studi di Torino.

“Proviamo una grande soddisfazione” commenta il direttore generale dell’Università dell’Aquila Pietro di Benedetto “perché la competizione ci vede vincitori in due categorie diverse, con progetti che hanno un alto contenuto innovativo e che sono stati messi a confronto con analoghi progetti di tutte le PA italiane, dai ministeri agli enti locali. Vuol dire che il nostro ateneo e tutto il comparto universitario riescono a essere portatori di capacità di cambiamento, innovazione e modernità all’interno della PA nel suo complesso. Ulteriore motivo di soddisfazione, poi, è che questi progetti sono stati portati avanti con altri atenei. Abbiamo necessità di adeguarci alle nuove sfide. L’università è un punto avanzato della PA, un’amministrazione di frontiera, dove, più che in altri posti, si intercettano cambiamenti e novità e c’è maggior necessità, da parte del personale, di saper affrontare mutamenti continui della normativa ma anche delle aspettative e dei modi di pensare degli utenti. L’università è la prima PA che un giovane incontra quando si affaccia alla vita, non possiamo rimanere ancorati a logiche e a metodologie antiche. Dobbiamo essere necessariamente moderni. La prossima frontiera sulla quale saremo impegnati sarà quella dell’intelligenza artificiale. Ci sarà una ventata di novità la cui portata, forse, non si è ancora pienamente compresa ma che cambierà il modo di lavorare di tutte le PA”.