30 Maggio 2024 - 15:23:32
di Redazione
L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila inaugura, martedì 4 giugno prossimo alle ore 16:00 presso il Palazzo Burri Gatti (C.so Vittorio Emanuele II, 111) a L’Aquila la mostra “ART & FASHION – nel segno dello stile”.
Si tratta di una collettiva di giovani studenti dell’indirizzo Moda e costume dell’Accademia aquilana che intende mostrare la creatività ed anche le capacità nell’uso delle nuove tecnologie degli studenti di questo corso.
Dal 4 al 7 giungo prossimo, infatti, saranno presentati alcuni dei lavori più innovativi: gioielli in
paste polimateriche, resina e plastica; corpetti stampati in 3D in resina e plastica e abiti realizzati
con tessuti ottenuti con manipolazioni tessili sperimentali.
L’esposizione, inoltre, ripropone un approfondimento in merito al binomio arte – moda per
stimolare un confronto un dibattito attraverso un focus sui materiali presenti nei gioielli, negli
accessori e negli abiti applicati ed elaborati secondo tecniche storiografiche e contemporanee.
La mostra intende creare una connessione diretta con il pubblico. In ogni epoca storica, all’arte è
stato riservato il privilegio di rappresentare, narrare ed evidenziare luoghi, società e costumi.
Pertanto, oggi come nel passato vi la necessità di osservare l’arte come interpretazione dell’uomo
sulla metamorfosi di sé stesso.
La moda d’altro canto, si presenta come una delle arti maggiormente performanti in quanto in continuo dialogo con i cambiamenti simbiotici e sociali. Nella maggior parte delle mostre che riguardano la moda, il soggetto è la moda (o il sistema della moda), esattamente come avviene con l’arte; in questa esposizione, invece, gli oggetti sono indagati attraverso molteplici aspetti, si potrà ammirare il semplice manufatto ma anche l’oggetto di derivazione artistica rielaborato dalla creatività dei giovani studenti.
Sarà un’esperienza che spazierà da luoghi comuni ad altri più inconsueti proponendo anche un
nuovo modo di fruire la moda.
Il progetto è stato coordinato dal Prof. Attilio Carota del corso di costume per lo spettacolo e
fashion design in collaborazione con: prof.ssa Filomena Di Camillo, Design dell’accessorio
prof.ssa Monica Cannillo, Cultura tessile, prof.ssa Alessandra Carducci, storia della moda,
prof.re Simone Rasetti, Tecniche di modellazione digitale-Computer 3D. Gli studenti partecipanti
sono: Matilde Agresti, Francesca Buccella, Nicoletta Calabrese, Paolo De Simone, Ilaria
Ferella, Simona Frate, Lidia Furia, Maria Esmeralda Giovannelli, Alessia Greco, Milena
Sofkova Ignatova, Giordana Lorizio, Susanna Mattei, Chiara Pavone, Lorenzo Pizii,
Marianna Massicci, Francesca Rinella, Greta Salvatore, Giorgia Sebastiani, Alessia
Tatasciore.
“La mostra organizzata dal prof. Attilio Carota nell’ambito formativo della Scuola di Moda e
costume – ha dichiarato il direttore ABAQ Marco Brandizzi – vuole mettere in evidenza le grandi
potenzialità di questo settore. Moda e costume ha rafforzato ulteriormente l’offerta formativa del
nostro istituto che ormai copre i più ampi settori legati alla creatività, alla produzione artistica e
alla tutela dei beni culturali”
OPENING 4 giugno, ore 16,00
*la mostra sarà visibile dal 4 al 7 giugno dalle ore 16.00 alle ore 20.00
ingresso gratuito
“Si finisce sempre con il chiedersi se la moda sia arte, o se invece sia solo qualcosa che ha che fare
con il mercato e con quell’aspetto funzionale della necessità di dover coprire il nostro corpo.
In un paese come il nostro dove stenta ad affermarsi una cultura della moda e del costume, questo
settore è visto ancora solo come un’industria capace di produrre abiti, spesso anche incomprensibili
e difficili da indossare, in cui il settore metallurgico è di gran lunga superiore rispetto a quello
tessile, e se qualcuno sostiene che l’arte è una sola pur se parla linguaggi diversi, tra questi non è
contemplato quello della moda. È alquanto banale dover ancora giustificare quello che la moda fa.
La moda ha sempre affrontato temi importanti allo stesso modo delle altre forme d’arte. I creativi
costantemente dialogano tra di loro, spinti dall’esigenza di esprimersi che li porta spesso ad
esplorare anche stili diversi. Forse è arrivato il momento di ammettere che la moda è un settore in
cui l’arte si rispecchia, che contribuisce a creare la libertà di pensiero in cui, come come sostiene Paul
Preciado, ognuno di noi può immaginare sé stesso oltre ogni immaginazione”.