03 Giugno 2024 - 11:08:16

di Redazione

Via le impalcature da palazzo Farinosi Branconi, in piazza San Silvestro.

Lo storico edificio fu sede, prima del terremoto, della presidenza della Giunta regionale e del genio civile.

Ad eseguire i lavori di ricostruzione, dall’importo di 8,7 milioni, il raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Cmb di Carpi, che si occupa della parte strutturale dell’intervento, e dalla aquilana Fratelli Ettore e Carlo Barattelli che sta curando le complesse opere di restauro.

I lavori all’interno dell’edificio non sono stati, tuttavia, ancora ultimati, come spiega al Messaggero l’architetto Carlotta Inverardi, progettista e direttore dei lavori, ma nel frattempo, si è voluto riscoprire, per dar modo ai cittadini di tornare ad ammirarne la bellezza.

Ci vorrà ancora tempo per portare a termine il cantiere perché, come precisa la Inverardi, “è stato fatto un cambio di destinazione d’uso, così come richiesto dalla proprietà, per trasformare in spazio l’edificio in espositivo. L’iter sarà un pochino lungo, poiché le modifiche saranno sostanzialmente impiantistiche, oltre a minime modifiche interne rispetto agli standard che dobbiamo mantenere dal punto vista igienico-sanitario. Ora siamo quindi in un momento di pausa, in attesa che gli enti, cioè Comune e Soprintendenza, ci autorizzino, anche se stiamo proseguendo sulle opere artistiche”.

L’edificio, una volta ricostruito, ospiterà uno dei poli museali di Bper Banca.

Un cantiere complesso, quello di palazzo Farinosi Branconi, nel quale le opere di consolidamento convivono e vanno avanti parallelamente al cantiere di restauro delle preziose opere artistiche delle sale dei Putti, di Saul e David e di San Clemente che ospitava un bellissimo ciclo di affreschi gravemente danneggiato dal sisma.

Per la sala San Clemente, è stata presentata, inoltre, una ulteriore variante.

“Riposizionando una porzione di affresco, infatti, ci siamo accorti di una serie di criticità che ci hanno portato, in accordo con la Soprintendenza, a valutare una variante che abbiamo già depositato. Anche lì, siamo in attesa di approvazione non in relazione all’iter metodologico, ma per un problema di allineamento di pratiche. Aspettiamo, infatti, che dal Comune facciano l’adeguamento al 20% degli importi che ci sono stati finanziati e, una volta avuto, uscirà la variante che abbiamo presentato alla Soprintendenza, per una questione di allineamento di computi. In ogni caso, siamo stati comunque autorizzati a procedere con le lavorazioni non sostanziali”, conclude la Inverardi.