Ritardi nell’avvio della bonifica delle aree ex 2A e 2B di Bussi: sintesi della conferenza stampa odierna del consigliere Blasioli

28 Giugno 2023 - 17:47:36

Bonifica aree ex 2A E 2B di Bussi sul Tirino: a distanza di 10 mesi la
società aggiudicataria non ha ancora firmato il contratto. Le nostre
preoccupazioni si sono rivelate fondate, chiediamo con urgenza
l’intervento del Presidente Meloni

Malgrado le dichiarazioni del Presidente Marsilio e del Sindaco del
Comune di Bussi, che avevano annunciato l’inizio dei lavori di bonifica
per il 1 ottobre 2022, a distanza di 10 mesi il risanamento delle aree
ex 2A e 2B non solo non è stato ancora avviato, ma difficilmente
partirà, considerate le evidenti difficoltà nella sottoscrizione del
contratto con il soggetto privato aggiudicatario.

A confermarlo è il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che
in una nota datata 16 giugno 2023, inviata in risposta ad una nostra
richiesta di accesso agli atti, ha certificato come nonostante siano
state espletate la verifica dell’organismo di controllo accreditato
(società di valutazione) – a norma dell’art. 26 comma 6 del D.Lgs.
50/2016, pervenuta il 7 novembre 2022 – e le varie attività finalizzate
alla redazione del contratto, la ditta a cui è stato demandato il
risanamento, la RTI Dec Deme, non ha ancora presentato la garanzia
fideiussoria, e quindi non è stato sottoscritto alcun contratto.

In realtà, stando a notizie assunte in via informale e da verificare, ci
risulta che RTI Dec Deme abbia richiesto un’integrazione dell’importo
contrattuale di oltre 10 milioni di euro, a fronte di un progetto
aggiudicato per 35 milioni e in mancanza delle indagini integrative
propedeutiche alla progettazione esecutiva.

Occorre infatti ricordare che, semmai si riuscisse a sottoscrivere il
contratto con RTI Dec Deme, la road map prevede una nuova
caratterizzazione dell’area e la predisposizione del progetto esecutivo,
tappe che richiedono più di un anno di tempo e celano una serie di
rischi che come Gruppo Regionale del Partito democratico abbiamo sempre
prospettato.

Per questo motivo vogliamo rivolgere alcune domande al Presidente
Marsilio:

1) Arta Abruzzo comunica ad ogni piè sospinto che il SIN continua ad
avere alti valori di inquinamento. La bonifica delle aree ex 2A e 2B è
dunque necessaria ed era stata promessa ad ottobre 2022, mentre ad oggi
non è ancora stato sottoscritto il contratto. Come si sta muovendo il
Governo Meloni per risolvere questo problema?

2) Sulla base di un divieto previsto dall’art. 106 comma 7 del D.Lgs.
50 del 2016, qualora si dovesse sottoscrivere il contratto, fermo
restando l’enorme ritardo, e l’importo dei lavori dovesse superare il
50% dell’importo di gara, quindi essere superiore a 15 milioni di euro,
non sarebbe possibile dare inizio ai lavori. Il Presidente Marsilio è al
corrente di questo vincolo? Chi risarcirà l’Abruzzo per queste scelte
scellerate e per il tempo perso con l’inquinamento in corso?

3) Il Presidente Marsilio è a conoscenza dell’Accordo di Programma
sottoscritto il 3 maggio 2017 tra MATTM e Regione Abruzzo, che all’art.
4 pone a carico della Regione le somme in più rispetto ai 38 milioni
residui dello stanziamento della L. 10/2011? Sa che senza questi fondi
non si potrà proseguire con la bonifica?

4) Com’è possibile che, a fronte di due siti differenti (Tre Monti e
ex 2A e 2B) ma di un unico soggetto inquinatore (Edison), nel primo caso
la bonifica sia stata demandata ad Edison mentre nel secondo si sia
scelto di procedere con un soggetto privato che agisce per mezzo di
fondi pubblici stanziati con la L. 10/2011?

Dopo gli annunci trionfali e per nulla avveduti di un’imminente
bonifica, è bene che Fratelli d’Italia, il partito che guida sia la
Regione che il Governo Nazionale, ponga rimedio a questo pasticcio.

Vogliamo dedicare inoltre un secondo passaggio all’Accordo siglato tra
Provincia di Pescara ed Edison – contenuto nel Decreto del Presidente
della Provincia di Pescara n°60 del 22 maggio 2023 -, con particolare
riferimento ai 3 milioni di euro che il Presidente De Martinis ha prima
accettato e poi destinato, contestualmente all’Accordo transattivo, al
completamento del Liceo Marconi di Pescara.

Alcuni aspetti meritano di essere approfonditi:

· Malgrado la formale decisione del 2018 di richiedere i danni ad
Edison, in questi 5 anni la Provincia a guida centro-destra non ha mai
promosso azioni civili contro il soggetto inquinatore, come invece ha
fatto la Regione Abruzzo (con il governo di centro-sinistra) nella causa
che ci vede difesi dall’Avv. Cristina Gerardis;

· Per affermare che il contenzioso sarebbe rischioso nell’Accordo
transattivo si adducono motivazioni molto “leggere”: la decisione
verrebbe rimessa ad un giudice e occorrerebbe del tempo, senza tuttavia
esplicitare che il ricorso ad un giudice è previsto dal nostro
ordinamento e che il tempo necessario sarebbe stato forse inferiore ai 5
anni trascorsi senza che la Provincia intentasse l’azione civile;

· L’ammontare quantificato, pari a 3 milioni di euro, non poggia su
elementi oggettivi;

· Sulla base di quali aspetti il Presidente De Martinis ha scelto
di convogliare i 3 milioni sul liceo Marconi di Pescara?

Sono stati interpellati i Sindaci dei Comuni facenti parte del SIN,
ovvero Bussi sul Tirino, Popoli, Tocco da Casauria, Castiglione a
Casauria, Alanno, Bolognano, Torre dei Passeri, Scafa, Manoppello,
Rosciano?

Perché non sono stati destinati ad esempio a Bussi sul Tirino, che senza
dubbio ha patito i danni di immagine più rilevanti e che meriterebbe
numerosi interventi di rigenerazione urbana?

Perché non a Bolognano, che avrebbe così potuto risolvere tutti i
problemi relativi alla bonifica del sito ex Montecatini?

Oppure perché non sono stati impiegati per condurre un’accurata indagine
epidemiologica o finanziare il Registro dei tumori?

Nulla in contrario rispetto agli investimenti a favore di una scuola, ma
avremmo ritenuto più opportuno finanziare interventi di rigenerazione
sul territorio inquinato, anche in ossequio alle dichiarazioni di
Edison?

«Noi abbiamo sempre sostenuto il principio secondo cui chi inquina paga
– afferma Pino De Dominicis, già Presidente della Provincia, intervenuto
in conferenza stampa -. Oltretutto Edison si era dichiarata disponibile
alla bonifica, per cui non comprendiamo la regione di questa disparità.
Nel frattempo la bonifica dell’area Tre Monti è quasi terminata, mentre
per le aree ex 2A e 2B, anche qualora si dovesse riuscire a
sottoscrivere il contratto, si prospettano ostacoli insormontabili.
Siamo ancora in tempo per convocare un tavolo politico e adottare la
soluzione più idonea»

Pescara, 28 giugno 2023

Il Consigliere regionale PD