10 Giugno 2024 - 11:19:17

di Redazione

Onna ricorda gli 80 anni dalla strage nazista dell’11 giugno 1944 con due iniziative.

Martedì 11 giugno il programma (messo a punto dalle associazioni di Onna e dalla parrocchia) prevede alle ore 17 nel cimitero di Paganica una cerimonia commemorativa presso il mausoleo delle vittime della strage.  Alle 17,30 a Onna nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo il Rosario e la Santa Messa in suffragio delle 17 vittime. A seguire deposizione di due corone (una del Comune e una dell’ambasciata tedesca in Italia): al monumento ai 17 Martiri nella villa comunale e nel luogo della strage in via del Martiri davanti alla Casa della Cultura alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Alle 19 a Casa Onna saluti delle istituzioni e momento di ricordo.

Giovedì 13 giugno alle 18 nel teatro dell’Accademia di Belle Arti all’Aquila (via Leonardo da Vinci 6/b)  gli allievi dell’Accademia, attraverso una drammatizzazione teatrale, racconteranno la strage nazifascista di Onna avvenuta l’ 11 giugno del 1944.

L’idea della drammatizzazione teatrale è nata da un incontro fra i rappresentanti delle associazioni di Onna (Onlus, Pro loco e Centro anziani) con il presidente dell’Accademia, Rinaldo Tordera, il direttore Marco Brandizzi e il professor Onorino Vespa. 

Lo spettacolo che si terrà in Accademia sarà una raccolta di letture relative ad un lavoro realizzato dal giornalista Giustino Parisse che mette in rilievo le figure della resistenza, e nel caso specifico un gruppo di donne che fin dal giorno successivo alla tragedia non ha mai smesso di cercare giustizia. Sul palco la studentessa, Francesca Chiola, mentre la regia è firmata, tra gli altri, dal direttore Marco Brandizzi e dai professori  Maurizio Coccia e Carmen Munafò, le scenografie sono a cura della scuola di scenotecnica del professor Marco Cortopassi. La rappresentazione sarà accompagnata da un video che racconterà i momenti salienti di quel vissuto. Le forme si susseguono in maniera impalpabile per poi trasformarsi in ricordo materico, fermo e tramandabile.