13 Giugno 2024 - 18:02:05

di Martina Colabianchi

Finalmente ieri anche alcune consigliere di maggioranza mi hanno dato ragione riconoscendo le carenze croniche delle nostre strutture e il sottofinanziamento da parte della Regione: bella scoperta!“.

Questo il commento del consigliere dem Pierpaolo Pietrucci all’inedita richiesta di un aumento del fondo sanitario per la provincia dell’Aquila da parte delle consigliere regionali di maggioranza Maria Assunta Rossi, Marianna Scoccia e Carla Mannetti, fatta ieri dopo aver audito i manager delle Asl di L’Aquila e Teramo.

Le consigliere, in occasione della riunione della Commissione Sanità, hanno chiesto inoltre che venga rafforzata la rete di assistenza territoriale e denunciato le perdite di esercizio che la Asl 1 ha subito negli ultimi anni e a cui si sommeranno quelle previste per il 2024.

Pietrucci non si fa quindi sfuggire l’occasione per ripercorre le maggiori criticità che investono la sanità aquilana e le battaglie che lo hanno visto in prima linea.

Per anni abbiamo denunciato i problemi, le carenze strutturali, gli errori gestionali e la penalizzazione con cui la Giunta Marsilio ha sempre trattato la nostra ASL1. Personalmente sono stato spesso solo – tra i consiglieri regionali e i rappresentanti delle istituzioni locali – a protestare insieme agli operatori, ai sindacati dei medici di famiglia, alla CGIL, ai Comitati degli utenti, con interventi, sopralluoghi, incontri e iniziative, fino all’occupazione della Direzione generale della ASL1“.

L’accanimento della destra verso la sanità aquilana – prosegue il consigliere dem – può farsi risalire forse già al dopo terremoto, quando i 52 milioni di euro del rimborso assicurativo (allora stipulato dal manager Roberto Marzetti) invece di essere destinati alla ricostruzione del San Salvatore, furono utilizzati per colmare il “buco di bilancio” sanitario prodotto nell’intera Provincia e quindi della ASL unificata (la ASL dell’Aquila unica allora a non avere perdite). Da allora, con ben poche eccezioni, la ASL1 è stata la “cenerentola” d’Abruzzo, fino al periodo della pandemia con l’investimento milionario del Covid Hospital a Pescara che Marsilio ha paragonato spudoratamente e goffamente ai container del G8 ancora parcheggiati da 15 anni all’ospedale dell’Aquila“.

“Ricordo che il personale medico, infermieristico e amministrativo fa generosamente molto di più del proprio dovere, proprio per compensare le carenze di personale, apparecchiature, risorse. Tuttavia proprio perché la nostra ASL1 ha un territorio disagiato e montano pari quasi alla metà dell’intera regione, c’è bisogno di più finanziamenti e di più servizi: medicina territoriale, case della salute, Nuclei di cure primarie, sostituzioni tempestive dei medici di famiglia e un profondo adeguamento infrastrutturale ed efficientamento energetico del San Salvatore, sono esigenze vitali per la nostra sanità”.

Se il management in questi anni avesse alzato un po’ la voce, invece di subire in silenzio, l’emarginazione e l’umiliazione a cui la Giunta l’ha costretta, oggi staremmo forse meglio“, incalza Pietrucci.

Mi auguro che alle parole delle consigliere seguano coerentemente posizioni altrettanto ferme per aumentare la spesa per la sanità pubblica che sta arrivando al collasso e soprattutto affinché venga decisa dalla Giunta Marsilio una ripartizione delle risorse non per quota capitaria ma basata sulle esigenze reali della Provincia dell’Aquila: non si possono fare parti uguali tra diseguali“, conclude il consigliere.