Licheri, AVS: In Abruzzo, alle Europee 6mila voti in più in soli tre mesi, risultato eccezionale
17 Giugno 2024 - 09:04:26
europee: in Abruzzo, Alleanza Verdi-Sinistra conquista quasi 6mila voti
in più nel giro di 3 mesi, dalle regionali al voto di giugno. Se lo
compariamo con le elezioni politiche di due anni fa, il dato diventa
eccezionale, con quasi 10mila voti in più e una percentuale di
piazzamento elettorale raddoppiata: dal 2,68% delle politiche del 2022
al 5,25% delle europee 2024 (+2,57%).
A fare la parte del leone, è la provincia di Pescara che cresce di più
sia in termini di voti assoluti che di trend di crescita (+58% con 3mila
voti in più), seguita da Teramo, L’Aquila, Chieti.
Nella tornata elettorale delle europee, tra le città capoluogo di
provincia, Pescara conquista più voti in assoluto (vista anche la
concomitanza delle amministrative). Tra i trend di crescita, rispetto
alle regionali, oltre a Pescara spicca Teramo (+585 voti corrispondente
a + 90%). Nel capoluogo di regione L’Aquila, AVS mantiene il già alto
piazzamento elettorale delle regionali, con un 6,68%.
In allegato la tabella di comparazione dei risultati elettorali (tratti
da Eligendo) su tutte e quattro le province e le città capoluogo di
provincia d’Abruzzo.
Questi dati ci portano a fare alcune considerazioni: anzitutto, Alleanza
Verdi-Sinistra spicca il volo e diventa una realtà consolidata, in
Italia e a livello locale, intercettando una richiesta di rappresentanza
politica a sinistra, rispetto a dei temi centrali come la guerra e la
transizione ecologica. La capacità di essere radicali nei contenuti ma
massimamente unitari nella ricostruzione di un campo progressista
insieme ad altre formazioni politiche scaccia l’idea di una sinistra
minoritaria relegata nell’angolo: noi ci candidiamo ad essere la forza
propulsiva di un rinnovato campo per il cambiamento, che riporterà al
governo del Paese e dei territori una sinistra innovativa, che terrà
sempre al centro equità sociale ed equità ambientale.
Rispetto alle amministrative, il quadro rimane molto positivo per noi
ma, purtroppo, estremamente negativo per il campo progressista: Pescara,
Montesilvano, Città Sant’Angelo restano in mano alle destre. Questo in
modo stringente ci richiama la priorità di lavorare ancora di più alla
costruzione del campo di alternativa, insieme alle altre forze
politiche, per i prossimi appuntamenti elettorali, cercando di lavorare
da subito, senza perdere tempo, anche nella prospettiva della Nuova
Pescara.
Riusciamo a mantenere il governo della città solo a Pineto come
centro-sinistra, ma è evidente che il bilancio è in rosso. A Pescara,
Montesilvano e Città Sant’Angelo, Alleanza Verdi-Sinistra presenta
liste, candidate e candidati a sostegno dei candidati sindaci del
centro-sinistra, portando a casa risultati importanti. Impossibile non
sottolineare il dato che mi sta più a cuore: a Pescara, Città
Sant’Angelo e Pineto eleggiamo tre donne, Simona Barba, Alice Fabbiani e
Marta Illuminati, tutte con ottime performance, in particolare Alice
Fabbiani a Città Sant’Angelo è la più votata della lista. C’è chi si
pone il problema della rappresentanza di genere solo all’atto della
presentazione delle liste e chi come noi vede coinvolte attivamente
donne competenze e rappresentative di realtà del territorio,
eleggendole.
A Pineto saremo forza di governo e continueremo il grande lavoro già
svolto fino a qui, mentre negli altri Comuni faremo opposizione
durissima alle destre, convinti che il lavoro da implementare sia a
stretto contatto con associazioni, comitati civici, come già fatto a
Pescara con “Radici in Comune” e a Montesilvano con il “Comitato di
quartiere Saline-Marina-PP1 Montesilvano”, a rete dentro la società e
con tutti coloro che credono come noi che, solo con la partecipazione
attiva, si possa costruire un vero fronte di alternativa a chi sta
svendendo il nostro territorio e trasforma i diritti sanciti dalla
nostra Costituzione in mera concessione.
In queste ore, si consuma l’ennesimo suicidio nel carcere di Castrogno:
io credo che questo sia il termometro con cui dobbiamo fare i conti, per
ricostruire un’unità sociale che manca da troppo tempo. La politica deve
tornare a occuparsi di chi non ce la fa, noi ci siamo.