19 Giugno 2024 - 09:47:09

di Marco Giancarli

Alla fine, la temuta trasformazione del Sito di interesse Comunitario (SIC) del Gran Sasso in Zona Speciale di Conservazione (ZSC) è arrivata nonostante si pensasse che la Delibera di Giunta non fosse stata pubblica fino a questo momento proprio per essere sottoposta prima a tutte le popolazioni interessate.

Cosi non è stato poichè la Delibera di Giunta Regionale n. 953 firmata dall’assessore leghista Emanuele Imprudente lo scorso 28 dicembre è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale.

Una pubblicazione che ha letteralmente fatto adirare le Amministrazioni separate del versante aquilano e teramano del Gran Sasso fermamente contrarie all’entrata in vigore di questa normativa che di fatto pone una pietra tombale non solo sullo sviluppo turistico del Gran Sasso ma anche su tutto quello che ruota attorno ai pascoli.

Amministrazioni separate che ora promettono battaglia in sede legale con l’intenzione di impugnare il provvedimento di Giunta e di opporsi a questo metodo definito dalle amministrazioni separate di Aragno e di Assergi medievale” di imporre le decisioni, adottate peraltro senza conoscerne le conseguenze.

Per le Amministrazioni separate “La nuova Giunta Regionale non ha tenuto conto della corposa relazione presentata dal Consigliere Comunale con Delega alle Politiche della Montagna Luigi Faccia ed un rappresentante dell’Associazione culturale di promozione della montagna “Progetto Montagna” al Capo Segreteria del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il documento ribatteva punto su punto la DGR 953 e sosteneva la mancanza del presupposto dell’urgenza portato avanti dalla Dirigenza del Settore, ovvero, quello di far cadere la Procedura di infrazione n. 2015/2163 a carico dell’Italia.

Infatti, allegata al documento, c’è una relazione semestrale (2022) del MASE al Parlamento e alla Corte dei conti, avente per oggetto “l’Impatto Finanziario del Contenzioso Italia – Ue 2022” alla pag. 91, Scheda 7 – Ambiente, dove viene riportata la Procedura di infrazione n. 2015/2163.

Dopo una puntuale descrizione della situazione nel corpo della relazione, la stessa conclude in questo modo: “Impatto Finanziario nel breve/medio periodo – la presente procedura non appare foriera di effetti finanziari”.

Insomma una situazione dirompente quella che si sta creando che certamente non si concluderà per il momento e che promette di scoppiare in anni e anni di contenziosi giudiziari.