01 Luglio 2024 - 11:51:29

di Martina Colabianchi

Al via oggi all’Aquila l’edizione 2024 di ReStartApp, il Campus di incubazione e accelerazione per le giovani imprese del territorio appenninico italiano, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Snam ETS, capofila di un partenariato composto da Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Avanzi Spa SB, Appennini for All e Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Avezzano, nell’ambito del più ampio Progetto Appennino.

Sono cinque ragazzi e quattro ragazze. Hanno un’età media di 28 anni. Quasi tutti sono laureati. Provengono da diverse regioni italiane (oltre all’Abruzzo, anche Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna). Tutti condividono un unico obiettivo: valorizzare, promuovere e sviluppare i territori montani e le loro risorse, in chiave innovativa e sostenibile, attraverso progetti imprenditoriali che coniugano pienamente dimensione economica, ambientale e sociale.

Fondazione Garrone da dieci anni porta avanti il Progetto Appennino e questi Campus residenziali in cui raccogliamo da nove a quindici ragazzi – spiega Alessandro Garrone, presidente della Fondazione -. Quest’anno sono nove, in dieci anni abbiamo formato più di 150 ragazzi. Di questi, 61 imprese sono partite nell’Appennino italiano. È un enorme risultato, perché avere più o meno il 40% di successo su delle start-up vuol dire che il modello funziona, che i partner che raccogliamo e che seguono il nostro progetto si danno da fare ma, soprattutto, che i giovani hanno voglia di fare impresa appenninica. Quest’anno abbiamo nove ragazzi con progetti molto interessanti che lavoreranno con i nostri consulenti, vedranno realtà esistenti e questo mi auguro che faccia partire altre imprese appenniniche e che diffonda questo modello per altri giovani che hanno voglia di fare“.

Da oggi fino al 4 ottobre 2024 – con una pausa intermedia dal 5 agosto al 1° settembre – negli spazi messi a disposizione dall’Università dell’Aquila, i nove partecipanti saranno coinvolti in dieci settimane di formazione intensiva, per acquisire e perfezionare conoscenze e competenze utili a concretizzare la propria idea imprenditoriale. Il programma prevede attività di formazione in aula, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo. Per agevolare la realizzazione dei migliori progetti, Fondazione Edoardo Garrone metterà infine a disposizione premi di startup per un valore complessivo di 60.000 euro e un servizio di consulenza gratuita post campus della durata di un anno per i più meritevoli.

La Fondazione è sempre vicina all’imprenditoria giovanile e non potrebbe essere diversamente. Anche quest’anno siamo vicini a questo importante progetto che viene dalla Fondazione Garrone, dalla presenza della Snam, della Erg e, quindi, un progetto completo che interessa i giovani non soltanto abruzzesi, ma anche provenienti da altre regioni – dichiara il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri -. Quindi, un progetto che dà la possibilità ai ragazzi di avviare progetti innovativi che vanno verso l’imprenditoria futura. Noi, con la nostra presenza, saremo sempre vicini a queste iniziative. Ringraziamo l’Università che ci dà la possibilità di portare avanti queste iniziative all’interno dei suoi spazi e la Fondazione Garrone che ha scelto L’Aquila perché si possa avviare questo percorso negli Appennini e per la rivisitazione di location abbandonate che possano, poi, essere messe al servizio del cittadino e migliorare la condizione delle nostre montagne“.

Non è semplice portare avanti progetti come il nostro, perché a livello sociale i progetti associativi non sono quelli in cui le persone credono. Noi ci muoviamo molto anche nel campo dell’educazione e della cultura proprio per potenziare le reti sociali. Nelle aree interne c’è tanto, ma è tutto molto disperso e, quindi, fare rete diventa fondamentale“.

Così Federica Caniggia, 25enne piemontese ma residente in Anversa degli Abruzzi, che ha presentato il progetto “Donne Rurali“: un network che si propone di creare e consolidare modelli di vita e lavoro sostenibile e pratiche di ben-vivere, per dare un futuro alla montagna e ai territori rurali, nella convinzione che il potenziamento delle reti sociali e la cura dei processi siano il modo migliore per valorizzare le aree interne.

Caratterizzata da un team multidisciplinare, tutto al femminile, l’associazione “Donne Rurali” realizza esperienze e attività di formazione per diffondere saperi e strumenti che supportino la vita di montagna e di comunità e opera su progetti di valorizzazione del territorio, per coinvolgere attivamente le persone e attirare nelle zone rurali nuovi soggetti privati e pubblici. Il progetto si sostiene grazie alle quote associative e ai fondi ricavati dagli eventi. Le esperienze, le iniziative di formazione e gli incontri, si svolgono sul territorio abruzzese in collaborazione con enti, strutture, aziende e persone. Tra gli obiettivi del gruppo rientra la creazione di una sede adatta a ospitare incontri e progetti e permettere a persone esterne di trascorrere un periodo ad Anversa degli Abruzzi in vista di un possibile trasferimento.

Molto interessante anche il progetto di Giovanni Bosco, un Glamping a Calascio con cupole geodetiche.

La Fondazione Garrone mi ha aiutato a scrivere il progetto per, poi, presentarlo qui e poi mi aiuterà sicuramente anche nello sviluppo. Sono molto felice di poter partecipare e di poter arricchire e portare a termine questo sogno che ho da tanto tempo“, questo il suo commento in occasione dell’avvio del progetto.

Nello specifico, l’idea prevede una particolare struttura turistica che offre ai suoi ospiti la possibilità di soggiornare in alloggi a forma di cupola (cupole geodetiche) distribuiti su un terreno con vista su Rocca Calascio. Gli alloggi disporranno dei comfort di una tradizionale suite: bagno in camera, pulizia quotidiana e colazione tipica locale con vista sul paesaggio per garantire ai turisti un soggiorno accogliente e comodo. Il carattere di “Calascio Glamping” consentirà ai suoi ospiti di vivere un’esperienza unica, mettendo a disposizione numerosi altri servizi: degustazioni e pic-nic tra gli alberi e l’aria aperta, escursioni alla scoperta del patrimonio naturalistico, artistico e culturale abruzzese, noleggio biciclette per favorire la mobilità eco sostenibile e permettere ai clienti di muoversi tra le montagne, servizi extra e allestimenti dedicati per le coppie, stazioni di ricarica semplici e veloci per le auto elettriche, connessione internet all’interno della struttura, eventi di varie tipologie. Un’esperienza di totale immersione nella quiete, lontani dal trambusto della città.

ReStartApp è il cuore di Progetto Appennino, l’originale programma di rilancio delle aree interne basato su formazione per la nascita di nuove giovani imprese, consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente, creazione di reti e coinvolgimento dell’intera comunità in progetti di sviluppo locale condivisi e inclusivi.

Oltre a ReStartApp, fanno parte di Progetto Appennino anche “Vitamine in Azienda”, percorso di accelerazione dedicato a 15 imprese locali, e “Imprese in rete”, laboratorio per la creazione e il rafforzamento di due reti di imprese locali, che hanno preso il via nelle scorse settimane e coinvolgono oltre 20 aziende del territorio tra L’Aquila, Avezzano e Sulmona.

Di seguito gli altri progetti presentati.

Re_Esistente
Angelo Cagnazzi, 37 anni, Savigliano (CN)

Costituita nell’agosto del 2023 a Marzabotto (BO), la “Re_Esistente” Società Cooperativa si è data come obiettivo quello di collaborare in forma mutualistica alla gestione degli spazi e dei servizi del Poggiolo Rifugio Re_Esistente, operando nell’interesse generale della comunità del Parco Storico di Monte Sole (Comuni di Grizzana Morandi, Marzabotto e Monzuno). Le attività della cooperativa hanno quale principale, ma non esclusivo, luogo di riferimento “Il Poggiolo”, sito di interesse storico, culturale e religioso, centro culturale antifascista e dispositivo di immaginazione collettiva in località Monte Sole, oltre al territorio limitrofo/circostante. Tra i primi obiettivi della cooperativa, c’è anche la riattivazione e riconversione di una storica struttura alberghiera nel centro di Marzabotto secondo un prototipo di residenzialità ibrida, dedicata non solo ai turisti ma anche a studenti e fasce deboli.

Abruzzo: Scoprire per Rinascere
Francesca Cimmino, 28 anni, L’Aquila

“Abruzzo: Scoprire per Rinascere” si pone l’obiettivo di valorizzare non solo l’ambiente naturale, ma anche le tradizioni, la cultura, i prodotti e i mestieri locali dell’Appennino abruzzese, offrendo ai turisti un’esperienza unica, permettendo loro di immergersi completamente nell’ambiente, raggiungendo l’armonia sia con se stessi che con la natura. Fulcro della rigenerazione territoriale e della relativa proposta turistica è la proposta di una particolare soluzione ricettiva. Il progetto imprenditoriale prevede infatti di individuare e riqualificare ad uso turistico fabbricati abbandonati nelle aree circostanti i laghi dell’Appennino abruzzese, conservando alcuni originari e integrando allo stesso tempo nuove tecnologie che permettano la massima funzionalità. Sostenibilità, efficienza energetica e innovazione sono le basi dell’approccio, che privilegia soluzioni naturali e locali.

Tutti in campo
Federica Palma, 25 anni, Teramo

“Tutti in Campo” propone un modello di business innovativo che integra agricoltura sociale e allevamento, cura degli animali e attività assistite con gli animali per creare un’esperienza unica e coinvolgente. L’attività di agricoltura sociale si svolge in un ambiente sicuro e di sostegno, tenendo conto delle capacità, dei desideri e degli interessi individuali con l’obiettivo principale di incoraggiare partecipanti e visitatori a socializzare, acquisire fiducia e costruire relazioni. Si intende offrire una vasta gamma di prodotti e servizi che spaziano dall’orticoltura all’equitazione, dalla produzione di alimenti vegetali biologici, alla formazione agroalimentare. I prodotti includono frutta e verdura biologica, olio extravergine d’oliva, miele, conserve e altri prodotti trasformati, tutti realizzati con ingredienti autoprodotti in modo sostenibile.

I servizi offerti a partecipanti e visitatori includono visite guidate all’orto sociale, passeggiate a cavallo attraverso i vecchi tratturi alla scoperta della natura e del territorio e attività assistite con gli animali, nonché workshop di formazione agricola e gastronomica. L’obiettivo del progetto imprenditoriale è promuovere la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico della comunità locale, offrendo esperienze autentiche e significative ai visitatori.

Wildnet
Valerio Prosseda, 26 anni, Latina

Il progetto “Wildnet” consiste nell’installazione in aree rurali e boschive di videocamere intelligenti, dotate di sensori e GPS, che grazie all’intelligenza artificiale riescono a riconoscere le specie nel bosco, inclusi gli esseri umani, che spesso costituiscono potenziali e inconsapevoli minacce per la biodiversità. Ogni volta che le telecamere monitorano qualcosa di interessante, registrano e inviano le informazioni utili a un server, che le traduce in una mappa digitale intuitiva. Grazie al monitoraggio costante, 24 ore su 24, scienziati, guardie forestali, agricoltori e naturalisti possono così supervisionare, studiare e proteggere al meglio l’ambiente e il pianeta.

RiPonza
Rasema Ronci, 39 anni, Arcinazzo Romano (RM)

“RiPonza” è il nome di una scuola di italiano per stranieri, promossa attraverso i vari istituti di italiano nel mondo, che si propone di offrire ai partecipanti lezioni e laboratori, ma anche soggiorni di carattere turistico, che includano: alloggio, trasporto da e per l’aeroporto di Roma, gite ed esperienze nei dintorni di Arcinazzo Romano e viaggi più lunghi nei fine settimana. Parte della giornata sarebbe destinata allo studio dell’italiano, con circa 4-5 ore di lezione/attività ludico didattiche in aula e fuori, con il coinvolgimento della comunità attraverso cacce al tesoro per il paese, laboratori in collaborazione con produttori e imprese locali. Il resto della giornata sarebbe dedicato ad attività ricreative e culturali, sempre coinvolgendo i piccoli, e perlopiù giovani, imprenditori locali. Nei fine settimana si organizzerebbero dei viaggi che prevedano un pernottamento nelle città più conosciute e amate dai turisti.

Myconic
Pierfilippo Sessa, 26 anni, Pescara

“Myconic” ha l’ambizione di affermarsi come impresa leader nel settore della ricerca biotecnologica e ha l’obiettivo di sviluppare biocompositi in micelio (le radici dei funghi) e di sperimentarne applicazioni innovative. Dal micelio, infatti, si possono produrre materiali dalle proprietà meccaniche, chimico-fisiche e tecnologiche sorprendenti: questi materiali sono naturali, leggeri, compostabili, impermeabili, ignifughi,
isolanti acustici e termici, a bassa intensità carbonica e possono acquisire ulteriori qualità in base ai tipi di funghi, substrati e processi produttivi impiegati. “Myconic” aspira a realizzare Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), o parti di esse, in micelio e di rafforzarne l’accessibilità e la riparabilità dei prodotti grazie all’ecodesign, in modo da soppiantare l’impiego di materie prime di origine fossile (soprattutto plastiche) e animale (pelli). Ciò permetterà inoltre di ridurre le emissioni climalteranti dei prodotti e di promuovere un nuovo modello di AEE circolari, abbattendo il muro che separa il mondo tecnologico da quello naturale.

Apen Houses
Lorenzo Tassinari, 24 anni, Forlì

“Apen Houses” è un servizio di mappatura digitale dei bivacchi e dei rifugi appenninici che permette agli utenti di segnalare la propria presenza presso le strutture, in modo da ottimizzarne la fruizione e creare un flusso turistico sostenibile verso le aree interne del Paese. Il servizio, sotto forma di applicazione, si propone di: offrire la possibilità agli utenti di visualizzare e individuare sulla mappa le diverse opzioni di alloggio presso i bivacchi e le strutture gestite, utilizzando dati in continuo aggiornamento; consentire agli utenti di segnalare la propria presenza in un determinato bivacco, avvisando gli altri escursionisti che potrebbe non essere libero e permettendo agli utenti di effettuare una scelta consapevole nella fase di pianificazione del proprio itinerario; instaurare partnership con strutture a pagamento che gestiscano in autonomia il proprio profilo business, fornendo entrate fisse al progetto; raccogliere feedback e offerte dagli utenti utili alla manutenzione dei bivacchi; inserire banner pubblicitari ed altre forme di sponsorizzazione, come la vendita dei dati aggregati, per garantire un flusso di ricavi all’impresa.