08 Luglio 2024 - 20:39:27

di Beatrice Tomassi

Lo scorso 23 giugno a causa di un incendio che si è sviluppato nella sala server del piano meno due e che ha sprigionato fumi nocivi nei piani superiori anche attraverso i sistemi di areazione, il Palazzo di Giustizia dell’Aquila è stato chiuso.

Oggi la riapertura, non senza malumori.

Il palazzo di giustizia è stato riaperto senza una adeguata pulizia generale, senza la sanificazione e senza le certificazioni che attestano la bonifica, anche dei sistemi di areazione, e la salubrità dell’aria, ancora oggi irrespirabile in molti ambienti tanto che è stato necessario l’uso delle mascherine”.

È questa la dura denuncia messa nero su bianco dai vertici e dai magistrati del tribunale dell’Aquila.

La lettera, oltre che al Presidente della Corte di Appello, al Procuratore Generale della Repubblica e al Procuratore della Repubblica, è stata inviata anche al Ministero della giustizia e all’associazione nazionale magistrati.

Nella denuncia si chiede “di voler cortesemente fornire con urgenza i chiarimenti richiesti (con la necessaria documentazione di sostegno), per poter garantire che la piena ripresa delle attività lavorative all’interno del Palazzo di giustizia possa avvenire nella massima sicurezza per tutti“.

Vertici e magistrati sottolineano poi come “appaia indispensabile anche chiarire quali misure di contenimento, sicurezza e prevenzione sono state previste per la realizzazione degli interventi di ripristino della piena funzionalità della sala server che verranno realizzati”.

Il Palazzo di Giustizia è di proprietà del Comune dell’Aquila ma, secondo quanto si è appreso, la manutenzione dipende direttamente dagli uffici giudiziari ed è di competenza di aziende individuate dal ministero della Giustizia.