10 Luglio 2024 - 09:43:02

di Redazione

La prossima riapertura di viale Ovidio solleva le prime polemiche e un botta e risposta tra il consigliere del Passo Possibile Alessandro Tomassoni e l’assessore Paola Giuliani.

La questione al centro della polemica è il doppio senso o il senso unico di marcia sulla via che, di fatto, andrà a decongestionare il traffico su viale Gran Sasso e le vie limitrofe alla Fontana Luminosa.

Destano, infatti, parecchie perplessità le dichiarazioni a mezzo stampa dell’assessore Giuliani che ha annunciato che ‘si dovrebbe partire con un doppio senso di marcia con la possibilità, se ce ne fosse l’esigenza, di trasformarlo in un senso unico” e quindi ‘riaprire al traffico mediante la migliore ridistribuzione dei flussi da e per piazza Battaglione Alpini….’,  mentre la stessa, non più tardi di qualche settimana fa, affermò  esattamente il contrario, e  cioè che “all’inizio la strada sarà percorribile in un unico senso di marcia e non due che erano previsti da progetto esecutivo’ e che ‘la scelta è per guadagnare dei parcheggi in zona che altrimenti sarebbero stati sacrificati’ (che quindi, ad oggi, in numero di 30 circa andranno persi prima ancora di riconsegnare la strada!). Delle due l’ una, e allora la domanda è lecita:  con quali criteri la Giunta decide il da farsi? E soprattutto chi ha l’ultima parola in capitolo e sulla base di quali effettive valutazioni ?“, ha affermato il consigliere Tomassoni.

Tomassoni ha parlato di una poco edificabile “confusione” tra i decisori. “Sarebbe stato più opportuno che sulla riconsegna di un”opera altamente strategica per la viabilità cittadina’, come fu definita in sede di presentazione del progetto, si procedesse semplicemente con i necessari studi preliminari sul volume e sul flusso veicolare, magari con simulazioni d’impatto sia sul traffico nelle varie opzioni relative proprio ai sensi di marcia – per esempio su Viale della Croce Rossa dove l’immissione sull’importante arteria cittadina è già particolarmente complicata in assenza di una rotatoria che avrebbe potuto migliorarla (ci si è pensato?) – sia, non da ultimo, sui posti auto a beneficio delle attività e dei fruitori del centro storico ( i circa 100 già esistenti attentamente salvaguardati dal progetto, i nuovi saranno numericamente stabiliti proprio in virtù del senso di marcia, il che è tutto dire !). Ci si sarebbe dovuto chiedere, poi, quanto la ri-apertura dell’area di Viale Ovidio impatterà in futuro sul collegamento con viale Duca degli Abruzzi e  il ponte Belvedere  (se e quando avverrà la riconsegna?) per quello che giocoforza rappresenterà il nuovo anello di ricongiunzione fra le zone sud e nord del centro storico e delle stesse con l’immediata periferia cittadina. Un’Amministrazione che, in preda ad una palese confusione realizzativa e comunicativa e ad un sempre più marcato scollamento fra assessorati ( quello alla Viabilità che ne pensa?), per sua stessa ammissione e come se nulla fosse, annuncia che si procederà a tentativi, un atteggiamento approssimativo e sbrigativo che potrebbe avere come conseguenza un ulteriore aumento del traffico piuttosto che risolverlo razionalmente. Senso unico o doppio senso, chi la spunterà? E il cittadino attende preoccupato, nella speranza che, in caso di senso unico a scendere dalla Fontana Luminosa, si avrà almeno il buon senso di scegliere una bella fioriera a tappare l’eventuale, ma già predisposto, senso di marcia che diverrà a quel punto superfluo”, conclude Alessandro Tomassoni.

L’assessore ha prontamente replicato che, “Non si comprende dove sia la confusione: il progetto prevede effettivamente due sensi di marcia, come ho più volte confermato, ma ho, altresì, precisato che al momento appare opportuno utilizzarne un solo per decongestionare il traffico e utilizzare un maggior numero di parcheggi. Sulla riapertura di Viale Ovidio, su cui non vi è stato alcun annuncio ufficiale, è necessario quindi fornire alcune precisazioni rispetto alle confusionarie dichiarazioni del consigliere Tomassoni, foriere di polemiche evitabili se solo fossero stati preventivamente richiesti chiarimenti che non ho mai negato a fronte di richieste giunte da rappresentanti istituzionali e della comunità”.

Aggiunge ancora la Giuliani: “Il consigliere ben sa, o almeno dovrebbe sapere, che una decisione definitiva in merito verrà preso a seguito di valutazioni tecniche formulate da professionisti dell’ente e dei settori coinvolti, che potranno indicare quale potrà essere la soluzione più opportuna e funzionale. Ciò non esclude che in futuro potranno esserci modifiche, secondo eventuali esigenze o riscontri, che certamente non possono essere valutate aprioristicamente, soprattutto in un tratto stradale chiuso al traffico veicolare da circa vent’anni, con una città e una mobilità che nel frattempo sono profondamente mutati. Stupisce, pertanto, che Tomassoni invochi diktat inamovibili da parte dall’amministrazione al posto dell’apprezzamento per l’apertura a eventuali variazioni decisionali, possibili anche a seguito di sperimentazioni o suggerimenti dei cittadini. Noi continueremo comunque su questa strada, fatta di dialogo e condivisione, anche se non compresa e apprezzata da alcuni. Ed io continuerò a fornire risposte a chi le chiederà, senza la necessità di ricorrere ai mass media per alzare inutili polveroni di cui, soprattutto per questioni così facilmente riscontrabili, non vi è alcun bisogno”.