12 Luglio 2024 - 14:48:38
di Vanni Biordi
La CGIL dell’Aquila denuncia la mancanza di confronto da parte della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila sul piano di razionalizzazione in atto. Nonostante le numerose richieste di incontro formali inoltrate al Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, all’assessore regionale alla Salute e al Direttore Generale dell’azienda sanitaria aquilana, non è stato possibile avviare un dialogo costruttivo sulle criticità del piano e sulle sue ripercussioni su cittadini e lavoratori.
La CGIL L’Aquila teme che il piano di razionalizzazione, che prevede tagli al personale, ai beni e servizi, alla spesa farmaceutica e ai presidi sanitari, possa aggravare ulteriormente le già precarie condizioni del sistema sanitario nella provincia dell’Aquila. Questo comporterebbe un peggioramento dei servizi offerti ai cittadini, con un aumento delle liste d’attesa e una diminuzione della qualità delle prestazioni, e un impatto negativo sulle condizioni di lavoro del personale, con possibili ripercussioni sui livelli occupazionali e salariali.
Di fronte a questa situazione di stallo, la CGIL L’Aquila ha inviato due distinte richieste di audizione alle Commissioni Vigilanza e Salute del Consiglio Regionale d’Abruzzo e ha sollecitato nuovamente un incontro con il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci. L’obiettivo è quello di aprire un confronto urgente sulla questione e di sollecitare l’intervento della Regione Abruzzo per scongiurare i tagli previsti dal piano di razionalizzazione.
La CGIL L’Aquila sottolinea l’importanza di un sistema sanitario pubblico efficiente e di qualità, accessibile a tutti i cittadini. La provincia dell’Aquila, con il suo territorio vasto e complicato, ha bisogno di investimenti mirati e di una programmazione che tenga conto dei bisogni sanitari specifici della popolazione. La CGIL L’Aquila chiede un sistema sanitario che sia universale, equo, gratuito e vicino ai cittadini, e che tuteli i diritti dei lavoratori.