20 Luglio 2024 - 15:09:38
di Vanni Biordi
Il Patto per l’Abruzzo denuncia il metodo opaco e clientelare con cui la Regione ha stanziato 22 milioni di euro a favore di associazioni ed enti.
Il Patto per l’Abruzzo alza la voce contro la cosiddetta “legge mancia”, approvata a fine 2023 dal Consiglio regionale, che ha destinato ingenti somme di denaro a circa 2.300 realtà tra associazioni, enti e istituzioni senza alcun criterio trasparente e misurabile.
I consiglieri regionali del Patto per l’Abruzzo, guidati dal Capogruppo Luciano D’Amico, denunciano con forza il metodo utilizzato dalla Regione, che viola i principi di generalità, astrattezza e imparzialità dell’azione amministrativa.
“Le risorse pubbliche non possono essere distribuite a pioggia e senza regole, come accaduto con la legge in questione, che ha favorito realtà tra le più disparate, da scuole di ballo a eventi di intrattenimento, senza tenere conto del reale valore sociale e del merito dei progetti. Il Patto per l’Abruzzo esige che la Regione ponga fine a queste pratiche clientelari e ponga in atto un sistema di assegnazione dei fondi basato su bandi pubblici che garantiscano trasparenza, imparzialità e meritocrazia. In un momento in cui la sanità regionale è in rosso, i trasporti subiscono aumenti e le criticità da affrontare sono numerose, il Patto per l’Abruzzo propone una rimodulazione delle risorse e un cambio di rotta per un Abruzzo più giusto e trasparente. La Regione ha bisogno del rispetto delle regole, trasparenza e tutela delle risorse pubbliche”.
Gli replica il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia.
“Il professor D’Amico si accorge solo oggi che è stata approvata una legge qualche mese fa, passata al vaglio della compatibilità normativa anche dei vari Ministeri competenti, ma soprattutto ciò che stupisce maggiormente è che alla stesura della contestata legge cosiddetta ‘mancia’ hanno contribuito i suoi colleghi di opposizione, oggi con lui solidali in conferenza stampa, indicando anche quelle associazioni per le quali il leader del centrosinistra, D’Amico, dubita meritevolezza. La campagna elettorale è ampiamente terminata ma gli esponenti del Pd, con i compagni della sinistra, dimostrano ancora di non avere idee significative per la nostra regione se non quelle su cui hanno fatto leva per tentare di convincere gli abruzzesi, peccato però che abbiano dovuto soccombere proprio al loro democratico giudizio. E se neanche il recente voto è servito alle forze di opposizione per comprendere quanto sia per loro opportuno cambiare strategia e tematiche su cui argomentare, almeno sappiano che così facendo contribuiranno a garantire un futuro sempre più solido e duraturo alla coalizione di centrodestra”.