23 Luglio 2024 - 22:37:02

di Marco Giancarli

Grave lutto nel giornalismo abruzzese per la scomparsa avvenuta all’età di 95 anni di Silvio Graziosi.

Graziosi per diversi anni è stato il capo ufficio stampa del Consiglio regionale d’Abruzzo ed è proprio a lui che si deve la legge regionale che sancì il primo ufficio stampa formato da giornalisti inquadrati nel contrattto nazionale del lavoro Fieg-Fnsi.

Prima di questo incarico Graziosi aveva collaborato con il quotidiano “Il Tempo” nella redazione dell’Aquila. 

La nota del presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta

“Devo molto professionalmente a Silvio Graziosi. Silvio è stato l’antesignano della comunicazione istituzionale. Sotto la sua guida l’ufficio stampa dell’Assemblea regionale è stato un modello imitato da altre regioni italiane. Un giornalista estremamente geloso della propria autonomia professionale e per questo rispettato e apprezzato dallo stesso mondo politico che ha raccontato con competenza ed equilibrio. Con profondo cordoglio esprimo le condoglianze dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo al figlio, Giancarlo, collega giornalista, e ai suoi familiari”.

Anche dalla Regione Abruzzo sono arrivati diversi messaggi di ricordo e cordoglio. Il primo è stato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri: “Graziosi fu il promotore della legge regionale che diede vita al servizio stampa dell’Assemblea Legislativa, prevedendo l’assunzione di giornalisti professionisti. L’attuale agenzia stampa del Consiglio regionale, Acra, insieme alla testata ‘Abruzzo Notizie’, furono fondate durante la sua gestione e sono a tutt’oggi operative. Alle condoglianze si unisce l’attuale responsabile dell’ufficio stampa, Nunzio Maria De Luca, e il personale giornalistico e amministrativo del servizio”.

Anche il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio si è unito ai messaggi di cordoglio: “Con Silvio Graziosi – ha detto Marsilio – scompare un giornalista che fa parte della storia della Regione Abruzzo. Lui è stato l’artefice della legge regionale che ha consentito, primi in Italia, di assumere con contratto giornalistico nell’ufficio stampa del consiglio regionale. A nome personale e dell’intera giunta porgo alla sua famiglia le più sentite condoglianze”.

Dal Comune dell’Aquila è il sindaco Pierluigi Biondi a ricordarlo:

“È stato un maestro per molti giornalisti, Silvio Graziosi, capo dell’Ufficio Stampa e Pubbliche relazioni del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Senza dubbio uno dei protagonisti della nascita, nel 1970, delle Regioni insieme ad altri ‘coraggiosi”.

“Proprio della Regione – ha aggiunto il sindaco – , ha raccontato i primi passi, ma anche i momenti più complessi e dolorosi. Silvio Graziosi è stato il primo giornalista politico-istituzionale abruzzese, in quegli anni Settanta che videro anche la nascita dell’emittenza privata che lui individuò subito come un ottimo canale comunicazionale per la divulgazione dell’attività istituzionale. Si deve a lui e a Guido Polidoro la nascita del Gruppo stampa regionale che raggruppava i giornalisti delle varie testate che seguivano l’attività del Consiglio regionale e della Regione. Ci mancheranno la sua ironia, il suo sorriso, la sua disponibilità, la sua professionalità, la sua amicizia. Ai suoi cari, giunga il cordoglio della Municipalità aquilana e mio personale”.

Profondo cordoglio del Sindacato Giornalisti Abruzzesi per la scomparsa, all’età di 95 anni, del collega Silvio Graziosi, storico dirigente dell’ufficio stampa regionale. 

“Unanimemente apprezzato per competenza, equilibrio ed autonomia nell’attività professionale, iniziata come collaboratore della redazione aquilana de “il Tempo”, Silvio Graziosi è stato esempio di corretta comunicazione istituzionale – sottolinea nel ricordarlo con gratitudine e affetto, il segretario Sga Ezio Cerasi –  nonché ispiratore della legge istitutiva dell’ufficio stampa regionale, divenuto testo pilota per tante altre amministrazioni, e che prevedeva l’applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg”.

 Al figlio Giancarlo, anch’egli giornalista, e ai familiari tutti, le più sentite condoglianze del Sindacato dei Giornalisti.