24 Luglio 2024 - 16:18:17

di Redazione

“Sicurezza, lotta al consumo del suolo e sviluppo” sono i capisaldi su cui si fonderà il nuovo Piano urbanistico comunale (Puc) la cui missione non sarà costruire, ma “rigenerare, riqualificare e mettere a funzione i tanti palazzi ancora vuoti”.

Lo ha detto questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei componenti del nuovo ufficio del Piano regolatore che avrà il compito di supportare il Comune nella redazione del piano, l’assessore all’Urbanistica Francesco De Santis.

A supporto dell’ufficio ci sarà in qualità di consulente giuridico Pierluigi Mantini, già professore di Diritto amministrativo e urbanistico presso il Politecnico di Milano e componente di tanti uffici dei Piani regolatori  di città come Roma, Milano, Piacenza e Ferrara, oggi docente di Diritto della rigenerazione urbana e Legislazione degli appalti pubblici, il direttore del dipartimento Ricostruzione Roberto Evangelisti, il dirigente Giuseppe Belligno, i docenti di Univaq Donato Di Ludovico, Alessandro Marucci e Francesco Zullo, il funzionario comunale Roberto Spagnoli, il geometra Maurizio Tollis e l’ingegner Domenico Cimini in qualità di consulente esterno.

“Abbiamo iniziato nel 2022 una riflessione profonda su questo Piano – ha detto De Santis – Annunciamo oggi la firma di due importantissime convenzioni con due figure che saranno tra gli attori principali della realizzazione del nuovo Puc, sigla che sostituisce ‘Prg’, l’Università e il professor Mantini che ringrazio per aver accettato di collaborare con noi per le future norme tecniche del Piano”. 

“Le parole d’ordine sono tre: sicurezza, non è un caso che uno dei primi atti che ho firmato è stata la convenzione con l’Ingv, che si andrà a concludere con diversi mesi di anticipo rispetto alle previsioni, della microzonazione sismica di terzo livello. Questo significa che L’Aquila sarà una delle pochissime, se non l’unica, ad avere un piano regolatore con una microzonazione così dettagliata. Non è un caso che lo faccia proprio L’Aquila che deve fare i conti con il proprio territorio e avere una pianificazione responsabile. Questo significa che dove c’è pericolo non si costruirà più. Avremo finalmente uno studio dettagliato per capire dove ci sono le faglie attive e dove semplicemente si temeva ci fossero”.

Altro caposaldo sarà la lotta al consumo del suolo: “La lotta al consumo di suolo è al centro della legge urbanistica regionale approvata nello scorso mandato della Giunta di centrodestra e secondo questa indicazione anche il Comune si è anticipato con il Bando verde per avviare le retrocessioni dei terreni, quindi togliere l’edificabile a chi voleva perderlo e riportare a verde, con rispetto dell’abitato, tanti territori comunali”, ha aggiunto De Santis.

Terza missione, lo sviluppo: “L’Aquila non può rimanere bloccata nelle previsioni degli anni ’70 che in alcuni casi sono esagerate e vanno riviste, in altri, invece, paralizzano il possibile sviluppo della città, sia in termini edificatori, nei limiti che ci siamo dati, che in termini di tecnologia, infrastrutture e inserimento di nuove attività. Per questo il Piano che andremo a realizzare coinvolgerà tante amministrazioni perché deve essere collegiale e deve portare a casa una unità di intenti del Comune, della Provincia, dell’ Università ma anche le tante aziende“.

“Abbiamo voluto farci supportare da personalità di elevato spessore nel percorso che ridisegnerà l’assetto del territorio del capoluogo abruzzese – hanno spiegato a margine della presentazione il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore De Santis –. La legge regionale 58 del 2023 ci impone di provvedere alla perimetrazione del territorio urbanizzato attraverso un primo momento di riflessione e di attenta analisi del comune e, con l’ausilio di questi professionisti nei vari campi di interesse urbanistico, potremo svolgere tale compito con la massima efficacia”.

Biondi e De Santis hanno inoltre precisato che i collaboratori in questione “hanno la missione di elaborare un Piano sicuro, sostenibile, ma soprattutto – hanno proseguito – agile e in grado di favorire coloro che avranno l’intenzione di riqualificare e di investire in città e nel territorio comunale”.

Il sindaco e l’assessore all’Urbanistica hanno ricordato come l’amministrazione comunale dell’Aquila abbia messo in campo da subito “le azioni necessarie per ottenere gli elementi di valutazione sulla sicurezza del territorio. A dicembre – hanno osservato – avremo la microzonazione di primo e terzo livello sull’intero territorio comunale, grazie al lavoro dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che andrà a costituire il tessuto su cui verrà impostata la futura pianificazione, perimetrando le aree dove non sarà possibile costruire in quanto zone ad elevato rischio sismico. L’altra missione è la riduzione di consumo di suolo, anticipato con il bando verde per la retrocessione di terreni edificabili ad agricolo e rispetto dell’abitato; ne consegue che il primo input è quello di rigenerare l’esistente e di non costruire in modo dissennato e invadente”.

“Un piano che pensi allo sviluppo della città – hanno concluso il sindaco Biondi e l’assessore De Santis – non può certo rimanere ancorato allo scenario degli anni ‘70, epoca di stesura del vecchio documento urbanistico. Anche per questo la strategia principale che perseguiremo sarà quella del confronto e del coinvolgimento di tutte le parti attive della società: amministrazioni, stakeholder di vario genere e così via”.

“Sarà un piano urbanistico di nuova generazione – ha commentato il professor Mantini – con meno vincoli e più progetti, un esempio della nuova stagione della rigenerazione urbana. L’Aquila è ai primi posti nelle statistiche nazionali per esubero di patrimonio edilizio esistente in rapporto alla popolazione insediata, non serve un’urbanistica di espansione, occorre riordinare, riqualificare, rigenerare, semplificare. Il piano urbanistico tende a restituire valore alle case e ai luoghi di vita e di lavoro degli aquilani, anche in termini economici, per fare della città, come nella sua identità, una piccola capitale di storia, cultura e natura, con importanti uffici e lo sviluppo crescente dell’economia circolare. Sarà un piano interamente digitale, consultabile dai cittadini sul proprio telefono”.