29 Luglio 2024 - 12:04:24
di Martina Colabianchi
Domani, Martedì 30 Luglio 2024, ore 21.30 nella magnifica cornice di Piazza dell’Obelisco il Festival di Tagliacozzo apre i festeggiamenti per i suoi 40 anni di storia con il concerto straordinario di Fiorella Mannoia che torna a Tagliacozzo in un anno così speciale per la rassegna abruzzese ma anche per l’artista stessa che spegnerà 70 candeline.
Un nuovo incredibile progetto live: “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”, un tour che farà tappa nelle location più suggestive di tutta Italia, in cui l’artista sarà per la prima volta accompagnata da un’orchestra sinfonica.
L’artista romana ripercorrerà i suoi più grandi successi, riarrangiati in chiave moderna da alcuni dei compositori più interessanti del panorama musicale italiano. Ad accompagnarla, l’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura, diretta da Rocco De Bernardis.
Oltre all’orchestra, ad affiancare la Mannoia sul palco: Carlo Di Francesco (percussioni e direzione artistica), Raul Scebba (percussioni), Sebastiano Burgio (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso e contrabasso) e Massimiliano Rosati (chitarre).
“Questi ultimi due anni sono stati pieni di cose meravigliose – racconta la stessa cantante – siamo passati da pianoforte e voce, quindi un minimalismo estremo, con Danilo Rea, ad un’orchestra sinfonica. Le canzoni vengono riarrangiate in un modo tanto distante dai concerti pop a cui sono abituata, ed è molto emozionante“.
Da “Caffe nero bollente” a “Quizas Quizas Quizas”, da “Che sia benedetta” a “Sally”, nella set list non mancheranno anche i brani più recenti come l’ultimo singolo estivo in collaborazione con Michele Bravi “Domani è Primavera” e “Mariposa”.
Una nuova emozionante avventura per Fiorella Mannoia iniziata con il ritorno in gara sul palco dell’Ariston. L’artista partecipa al 74° Festival di Sanremo con il brano Mariposa, un vero manifesto per cantare l’orgoglio di essere donna che firma in prima persona insieme a Cheope e Carlo Di Francesco che sigla anche le musiche con Federica Abbate e Mattia Cerri.
Per la sesta volta in concorso a Sanremo, a sette anni di distanza dalla partecipazione con “Che sia benedetta”, seconda classificata nel 2017, la prima volta all’Ariston risale al 1981 quando si esibisce in gara con il brano “Caffè nero bollente”. La seconda è nel 1984 con “Come si cambia” che la consacra a tutti gli effetti come straordinaria interprete. Il 1987 è l’anno di “Quello che le donne non dicono”, brano scritto da Enrico Ruggeri, il primo tra i grandi cantautori a credere in lei inaugurando quel percorso musicale che da sempre la caratterizza, con cui vince il premio della critica che si aggiudica anche al Festival del 1988, grazie ad un altro incontro importante, quello con Ivano Fossati che scrive per lei “Le notti di maggio”. Mariposa è un vero e proprio manifesto di donne: Fiorella canta le voci di ognuna di loro, nel tempo, nella storia, nel sentimento e nel mistero, raccontandole nella loro libertà, forza, dolore, gioia, amore… Tutti gli opposti delle donne vivono con orgoglio in questa canzone e si uniscono tra i versi gridando insieme l’identità eterna e inviolabile di ciascuna.
“Siamo estremamente orgogliosi di avere ancora una volta Fiorella a Tagliacozzo – dice Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore artistico ormai da 8 anni del Festival – Abbiamo scelto di aprire i festeggiamenti per i nostri 40 anni proprio con Lei visto il grande affetto che l’artista ha sempre manifestato per l’Abruzzo. La dimensione orchestrale che plasmerà meravigliosamente le sue canzoni farà il resto”.
I biglietti per “Fiorella Sinfonica- Live con orchestra“, prodotto e organizzato da Friends & Partners e Oyà, sono disponibili su www.i-ticket.it e nei punti vendita abituali.
Il Festival continua domani con la prima esecuzione assoluta dell’Opera Zapping Pop di Roberta Vacca dedicata alla vita di Giacomo Puccini e l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, con Armando Likaj, Ester Esposito e Giovanni Pompeo e il virtuosissimo concerto di Barber affidato alle mani della celeberrima violinista Abigeila Voshtina.