01 Agosto 2024 - 11:40:39
di Redazione
“Nonostante le rassicurazioni fornite dall’amministrazione a gennaio, in risposta ad una mia interrogazione sulla rete sensoristica della Basilica di Collemaggio, dopo oltre 6 mesi non è stato ancora rinnovato il protocollo d’intesa con l’ateneo aquilano che ne curava la gestione”.
Lo scrive in una nota il consigliere comunale del Partito Democratico Stefano Palumbo.
“È bene ricordare che nel corso della grandiosa opera di ricostruzione della Basilica, diretta dall’ENI in partnership con altri importanti attori, si decise di dotare l’edificio di una rete sensoristica estremamente avanzata tra le più grandi in Italia, e consentire dunque la possibilità di valutare lo stato di conservazione dal punto di vista strutturale e manutentivo, e controllare il comportamento dinamico e statico della struttura. Un lavoro, quello della raccolta ed analisi dei dati, curato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile – Architettura, Ambientale dell’Università dell’Aquila sulla base di un accordo siglato con il Comune dell’Aquila, proprietario della chiesa, il 23.04.2018 e della durata di 5 anni”, aggiunge.
“Tale attività si è dunque conclusa ad aprile dello scorso anno, proprio in un momento in cui la Basilica di Collemaggio è stata al centro dei riflettori, visitata da migliaia di pellegrini e turisti venuti all’Aquila nell’Anno della Misericordia proclamato da Papa Francesco a chiusura della perdonanza del 2022. Ma non solo, è stato anche un periodo in cui all’Aquila si sono verificati alcuni eventi sismici significativi, come quelli del 22 novembre 2023. Come altrettanto interessante sarebbe stato capire la risposta del monumento alle sollecitazioni dell’impianto audio montato in occasione della Perdonanza edizione 2023 a pochi metri dalla facciata”, precisa.
“A meno di un mese dall’inizio dall’evento celestiniano, che vedrà la Basilica meta di tanti fedeli e l’area antistante teatro di diversi spettacoli, il rinnovo del protocollo non è più procrastinabile. Diversamente sarebbe confermata la sensazione che l’attuale amministrazione sia interessata solo alla settimana di show che ogni anno fa da cornice all’evento civile-religioso, molto meno alla tutela di un monumento simbolo della storia della nostra città”, conclude.