06 Agosto 2024 - 10:41:36
di Martina Colabianchi
“L’ultima notizia su un nuovo Centro commerciale a contrada S. Antonio viene a confermarci la pericolosa “deriva urbanistica” che sta coinvolgendo anche questa Amministrazione in scelte estemporanee ed episodiche non rispondenti a quella visione nuova di città funzionale ed ecosostenibile che tutti auspichiamo“.
Così, in una nota, Antonio Perrotti del Comitatus Aquilanus in merito all’approvazione, in Consiglio comunale, del planivolumetrico di coordinamento per la realizzazione di un edificio commerciale in località Sant’Antonio, all’ingresso ovest della città.
“Non si può infatti non evidenziare come tale area si sia ormai configurata come congestionato “Nodo di scambio” rispetto ai consistenti flussi provenienti da ovest (alto Aterno e Roma) e come tale funzione, da un lato, avrebbe preteso un riassetto viario e ampie aree di sosta e parcheggio con quelle poche strutture di servizio a queste funzionali, rigettando, dall’altro, l’ipotesi irresponsabile di un nuovo attrattore come un Centro commerciale (pare con altri negozi di vicinato…) al quale non basterebbero né gli attuali né tantomeno i futuri parcheggi previsti nel plano volumetrico“, prosegue Perrotti.
“Se pensiamo che alcune norme vietavano la costruzione di attrattori nei pressi degli incroci stradali….. E’ evidente che tali scelte sono in contrasto e che sarebbero causa solo di una maggiore congestione dell’area con conseguente caos funzionale“.
“Forse è il caso di ricordare – prosegue – che tali aree avevano una destinazione pubblica rientrando oggi tra quelle a vincolo decaduto, e che, probabilmente insieme ai “parcheggi incatenati”, sarebbero dovute essere concesse al Comune quando fu costruito il complesso degli alloggi destinati all’edilizia convenzionata e forse qualche coraggioso “civil servant” avrebbe dovuto verificare la legittimità di quei contratti con gli eccellenti affitti alla Regione e poi addirittura ai Vigili urbani con quell’ulteriore premio di cubatura “donato” tamponando tutto il porticato al piano terra per realizzare gli archivi che forse avrebbe comportato un’ulteriore cessione di terreni“.
“Si impone quindi l’invito a recuperare al più presto quella responsabile e necessaria visione complessiva che delinei per la nostra Città una vera trasparente e condivisa svolta alternativa e che, in coerenza con una visione pubblica dell’urbanistica e in linea i nuovi aggiornati criteri idrogeologici e sismici (oggi imposti dalla stessa UE !!), eviti questa come le altre operazioni immobiliari (la nuova Scuola nazionale per i VVF ubicata in un area a rischio con un aggravio di almeno il 30% delle spese per realizzarla e l’altro Centro commerciale costruito davanti a Castello Rivera al quale alla prima alluvione di Fosso S. Giuliano dovremo indennizzare “i danni per calamità naturale”…)“.
“Restiamo a disposizione per ulteriori contributi invitando cittadini, forze politiche e associazioni ad una più ferma resistenza magari impugnando questi atti sia alle Autorità locali che a quelle Europee che vedono vanificarsi la svolta green e i criteri di miglioramento delle condizioni urbanistiche e sismico/idrogeologiche imposte per PNRR e Fondi complementari“, conclude Antonio Perrotti.