06 Agosto 2024 - 18:38:32

“Il periodo estivo non può certo essere un alibi per allentare
l’attenzione e l’impegno dei rappresentanti delle istituzioni locali sui
temi della nostra comunità. Oggi in consiglio regionale ho presentato
una Risoluzione per scongiurare il declassamento dell’Ufficio Dogane
dell’Aquila. Il documento, sottoscritto anche dai consiglieri Gianpaolo
Lugini, Antonietta La Porta, Carla Mannetti, Massimo Verrecchia, e
Marianna Scoccia, è stato approvato all’unanimità dall’aula, dimostrando
la volontà di tutte le forze politiche di scongiurare la
riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Oggi abbiamo
assunto precisi impegni, decidendo di promuovere insieme al Sindaco
dell’Aquila, ai parlamentari del territorio e al presidente della
Provincia dell’Aquila, presso le strutture competenti e il Governo
nazionale, ogni azione utile ad evitare il declassamento dell’Ufficio
delle Dogane dell’Aquila e a mantenere l’attuale assetto dirigenziale.
Si tratta di una battaglia che è stata portata anche nel Consiglio
comunale dell’Aquila con l’ordine del giorno, approvato all’unanimità,
dei consiglieri Paolo Romano, Maura Castellani e Livio Vittorini.
Già con la conferenza dei capigruppo da me richiesta qualche settimana
fa, avevamo sollevato il tema: con questa riforma infatti L’Aquila, e
l’intera regione, rischiano di essere i territori più penalizzati visto
che l’Abruzzo, con 4 Province, avrà soltanto un UADM (Ufficio Accise,
Dogane e Monopoli) di livello dirigenziale pur essendo una regione più
popolosa, molto più estesa e morfologicamente più diversificata rispetto
all’Umbria, al Molise o alla Basilicata anch’essi con un solo UADM, ma
avendo solo 2 Province. E L’Aquila sarebbe l’unico Capoluogo di Regione
d’Italia senza un UADM (e con solo un Ufficio Dirigenziale Antifrode già
per altro previsto per ogni Regione). Le conseguenze colpirebbero i 45
dipendenti operanti nella provincia dell’Aquila – dequalificati nello
svolgimento di mansioni, con incidenza negativa sulle loro attuali e
future prospettive professionali – ma anche gli operatori economici
locali che troverebbero più difficile e complesso, in termini di tempi
ed efficacia, instaurare rapporti con l’Agenzia delle Dogane di Pescara,
anche per eventuali ricorsi presso le Corti di Giustizia Tributaria, il
TAR, etc.
Bisogna alzare la voce, stringere i tempi, fare massa critica tra tutte
le istituzioni e arrivare al Governo con la forza che il nostro
territorio richiede e merita. Non possiamo permetterci una
riorganizzazione di questo genere a danno dell’Abruzzo e del suo
Capoluogo. “