11 Luglio 2023 - 17:00:29
di Tommaso Cotellessa
“Però San Bernardino se ne intendeva di scalinate! È una location emozionante, è bella da vedere, è tutto.”
Maurizio Battista nell’incontro coi giornalisti prima dello spettacolo non ha rinunciato a una battuta sulla scalinata di San Bernardino che ieri lo ha ospitato lui con il suo show “Ai miei tempi non era così”, presentato dal Teatro Stabile d’Abruzzo, per “I Cantieri dell’Immaginario”, la rassegna organizzata dal Comune dell’Aquila.
“Ringrazio i Cantieri dell’immaginario per avermi invitato all’Aquila” prosegue Battista “È un piacere un onore e un orgoglio tornare qui… infatti mi sono fatto la barba per voi! Spero di rivedere la città sempre migliore, sempre più fervida”.
Il comico romano, entusiasta per il tutto esaurito di ieri sera, con questa data anticipa, come lui stesso dichiara: “una serata importante per la mia carriera. Sarò il primo comico della storia italiana che fa il Circo Massimo a Roma”. E aggiunge scherzando: “Qui a L’Aquila faccio la prova generale.”
Tre ore di show in un’alternanza di cavalli di battaglia dell’attore, racconti della sua vita e di sketch comici improvvisati che hanno coinvolto i 1.400 spettatori della scalinata di San Bernardino. Questi hanno applaudito, si sono riconosciuti nelle storie, sono stati chiamati a partecipare attivamente, hanno ballato, interagito, ma soprattutto hanno riso con gusto alle battute ironiche e taglienti del comico.
Battista ha condotto i presenti in viaggio nel passato, non così remoto, evidenziandone le contraddizioni e confrontandole con quelle del presente, proiettando sullo schermo video nostalgici, immagini stilizzate e, ingranditi da una telecamera per renderli visibili a tutto il pubblico, anche foto d’epoca, foto ricordo e oggetti di scena di vario tipo utilizzati a supporto dei suoi racconti. I testi non erano “una drammaturgia studiata”, come dichiara l’attore, ma il tutto era legato da un unico filo conduttore: la frase, ripetuta più volte durante lo spettacolo: “Ai miei tempi non era così”.
Anche la musica ha avuto un ruolo centrale nella serata: sul palco, allestito con uno schermo e un microfono vintage, anche Roberto Boribello, il cantante e musicista del gruppo Los Locos, e Daniele Quartapelle, in arte Daniele si nasce, imitatore di Renato Zero, e quatto ballerine.
Boribello, per l’occasione in veste di DJ, ha animato il pubblico facendolo ballare al ritmo dei grandi successi della musica internazionale anni ’70 e’80 e, soprattutto, delle famosissime canzoni che hanno segnato un’epoca negli anni ’90, e di cui è autore insieme a Paolo Franchetto: prima tra tutte ‘la macarena’.
Daniele si nasce, salito alla ribalta con programma televisivo “Tali e quali show”, ha invece proposto la sua imitazione precisa, studiata e credibile di Renato Zero, con le due canzoni più famose del cantante: “i migliori anni della nostra vita” e “il cielo”.
Dopo il video emozionale finale Battista è sceso in platea, dichiarandosi disponibile a foto e autografi: il pubblico ha accolto con slancio l’invito e lo ha circondato a bordo palco.