12 Luglio 2023 - 14:56:31

di Angelo Liberatore

Per il raddoppio della ferrovia Pescara-Roma c’è un documento del MIT dello scorso 8 giugno (il “Primo atto integrativo al contratto di programma 2022-2026 – parte Investimenti” tra Ministero e Rete Ferroviaria Italiana) che mette nero su bianco tagli e riallocazioni di risorse per complessivi 845 milioni di euro.

568 milioni (sui 602 disponibili) vengono tolti da quello che era il plafond per il tratto Interporto d’Abruzzo-Chieti-Pescara, mentre altri 277 (su 290) derivano dal riassetto economico al ribasso per i tratti Sulmona-Pratola Peligna e Tagliacozzo-Avezzano.

Le decisioni sulla ferrovia Pescara-Roma fanno parte di un elenco da undici interventi, a fonte di finanziamento ordinaria, per i quali – mette nero sui bianco il MIT – lo stato progettuale non consente di bandire la gara entro il 2023.

Quindi, per esigenze di finanza pubblica, i ministeri Infrastrutture e Trasporti ed Economia e Finanze (assieme a Rete Ferroviaria Italiana) hanno effettuato delle ricognizioni arrivando a recuperare nel complessivo oltre 2,5 miliardi di euro.

l’importo – scrive e spiega il MIT – è stato riallocato su progetti con fabbisogno urgente (16 in totale), salvaguardando i finanziamenti necessari a garantire il prosieguo delle progettazioni in corso.

In definitiva, per il raddoppio della Pescara-Roma, restano 34 milioni per il tratto Interporto d’Abruzzo-Chieti-Pescara, e 13 milioni per Sulmona-Pratola Peligna e Tagliacozzo-Avezzano.

Su questa situazione il deputato dem Luciano D’Alfonso ha presentato (assieme ad un altro onorevole del PD, Marco Simiani) una interrogazione rivolta al Ministro Matteo Salvini.

L’obiettivo dell’interrogazione è capire quando e con quali atti saranno reintrodotte le risorse tagliate, quindi anche gli 845 milioni di euro per il raddoppio della Pescara-Roma.

Dal MIT sono comunque arrivate rassicurazioni.

Nessun arretramento sulle opere che nei prossimi mesi non richiedono spese immediate (tra queste, appunto, la ferrovia Pescara-Roma).

E poi nessuna penalizzazione, perché le risorse che saranno spostate verranno subito riproposte, e per il 2024 – chiude il MIT – c’è già l’impegno per finanziare tutte le opere garantendo il rispetto dei cronoprogrammi.