04 Settembre 2024 - 11:19:46

di Redazione

“Orsi e Pastori, due specie a rischio di estinzione” è il convegno organizzato dall’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali e in particolare dal vice presidente e agricoltore abruzzese, Dino Rossi, il convegno si terrà il 7 settembre nella sala polifunzionale “G. Santucci” in piazza San Pelino a Navelli (AQ).

Il convegno si svolgerà sia al mattino, dalle 10 alle 12, sia al pomeriggio dalle 13,40 alle 16 circa.
L’associazione ringrazia l’amministrazione comunale di Navelli “per la disponibilità e sensibilità sul tema, decisamente importante ma anche ostico e parrebbe pure sfortunato visto che in non poche località previste e contattate precedentemente – Pescasseroli, San Benedetto dei Marsi, Celano e Pescina – la cosa per un motivo o per l’altro non ha avuto seguito”. Moderatrice del convegno sarà la giornalista Federica Adriani.

Navelli, tuttora terra di lupi e orsi, è un piccolo e caratteristico comune abruzzese situato
all’estremità delle propaggini sud-orientali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, su un colle in
posizione dominante sull’omonimo altopiano, e fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Di
origine medievale, è un centro agricolo conosciuto per la produzione dello zafferano dell’Aquila
DOP, ma anche una storica realtà pastorale e luogo di transumanza come testimonia la posizione
strategica lungo il Tratturo Magno, in corrispondenza della diramazione di Centurelle. Il Tratturo
Magno è il più lungo (244 km) e il più importante tra i tratturi italiani.

Uno dei temi affrontati sarà il “Green Deal, un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad
avviare l’UE sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità
climatica entro il 2050, e che ha portato la cosiddetta rivolta dei trattori in Europa. Nel convegno si
capirà il perché.

I relatori del convegno, a partire dal mattino e dopo i saluti del sindaco di Navelli,
sono: Dino Rossi, vice presidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della
Vita Rurali; Virgilio Morisi, allevatore; Paride Tudisco, presidente degli Usi Civici del Teramano;
prof.sa Lina Calandra, del Dipartimento scienze umane dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Dopo un rinfresco per tutti, dalle 14 interverrànno: Michele Corti, già docente di Zootecnia di
montagna presso l’Università degli Studi di Milano nonché presidente dell’Associazione Nazionale
per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali; Giovanni Todaro, giornalista naturalista e scrittore
che tratterà la disinformazione e propaganda; Spartaco Gippoliti, studioso che da decenni si occupa
di tassonomia e conservazione dei mammiferi ed è rappresentante dell’associazione Wilderness;
Paolo Forconi, zoologo abruzzese particolarmente esperto di orsi bruni e lupi; Alessandro Novelli,
allevatore.

Al termine, intorno alle 16, ci sarà uno spazio aperto agli interventi del pubblico.

“Per quanto riguarda l’orso bruno marsicano, la situazione continua a essere gravissima, poiché da
decenni sono solo una cinquantina (anche per via del massiccio bracconaggio abruzzese), mentre
quelli alpini in Trentino, pur partendo solo da dieci esemplari reintrodotti appena trent’anni fa, sono
letteralmente esplosi numericamente. O come gli orsi bruni iberici, trent’anni fa appena una
cinquantina circa ma che oggi grazie ad esperti efficienti e a interventi validi e accorti sono ormai
oltre 400. Senza volere infierire, purtroppo i risultati ottenuti in tal senso dal Parco nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise se avvenissero in aziende private avrebbero senza dubbio portato
all’immediata sostituzione dei vertici, cosa che curiosamente finora non è avvenuta. Ma ciò è vero
anche in altri parchi italiani, nonostante i notevoli fondi pubblici assegnati”,
conclude l’associazione.