04 Settembre 2024 - 13:00:01
di Redazione
“Appare paradossale, e in effetti lo è, che sia proprio il PD a parlare di immigrazione e di ricette giuste per prevenire e curare un male che purtroppo riguarda tutta l’Italia“.
Lo afferma Leonardo Scimia, Capogruppo di Fratelli d’Italia, in risposta alle critiche del Partito Democratico nei confronti del Sindaco.
“Spesso, l’esigenza politica di attaccare, che si tratti del governo o dell’amministrazione comunale, porta ad utilizzare qualsiasi tema, dimenticandosi di cosa hanno fatto quando erano loro al governo, cosa dicono ora che sono all’opposizione e come governano alcune regioni,” ha proseguito Scimia, sottolineando la mancanza di coerenza del PD.
“In primis, vorrei ricordare che i loro parlamentari hanno votato contro il rifinanziamento della guardia costiera libica e contro tutti i memorandum con i paesi del Mediterraneo, come quello con la Tunisia. La loro segretaria, celebre per indossare le t-shirt delle ONG (mediterranea) nelle riunioni di segreteria nazionale, lo ha definito come ‘l’ennesimo tentativo di esternalizzare il controllo delle frontiere senza tenere conto del rispetto della democrazia e dei diritti umani,’ definendolo un approccio che, in un’ottica securitaria, si focalizza solo sull’aspetto di frenare i flussi.”
Quindi esortato il PD locale a chiarire la propria posizione: “Gli sbarchi che non dovrebbero esserci, cioè la cosiddetta ‘linea Bonaccini’, o la contrarietà a qualsiasi accordo utile per cercare di gestire i flussi perché ritenuto lesivo della democrazia e dei diritti umani.”
“Mentre loro puntano a chiarirsi al loro interno, va dato atto che, anche grazie a questi numerosi accordi voluti dal Governo Meloni, l’immigrazione irregolare è diminuita di oltre il 60%,” ha aggiunto Scimia, evidenziando l’efficacia delle politiche del governo.
Scimia ha anche illustrato le contraddizioni del PD con un riferimento alla Campania, dove il partito governa regione e città principali: “In Campania, non ci si è mai resi conto del boom di immigrazione ‘regolare’, utilizzata illegalmente per fare entrare lavoratori extraeuropei, senza che poi venissero assunti dalle aziende e quindi lasciati a piede libero di girare in tutto il paese,” sottolineando così l’inefficienza della gestione regionale.
Riguardo alla città dell’Aquila, Scimia ha riconosciuto: “C’è una presenza di stranieri superiore a quanto desiderato, ma le ragioni sono molteplici. Non ci siamo mai sottratti a questa esigenza e anzi la stiamo affrontando con la consapevolezza di quanto è a disposizione di un’amministrazione comunale. Noi facciamo controlli serrati sulle strutture CAS e MSNA; alcune sono state anche deconvenzionate. I rapporti con le forze dell’ordine sono continui e costanti, basti vedere le dichiarazioni odierne del questore De Simone che aggiunge che, nonostante la percezione di disagio determinata da queste dinamiche, L’Aquila rimane una città sicura”.
Non è semplice, e lo sappiamo, ma 10 anni di flussi irregolari portano a tempi di gestazione lunghi e complessi che non si risolvono subito. La politica di sinistra basata sull’ideologia dell’accoglienza buonista e sorda ha posto davanti innumerevoli problemi: finalmente anche loro se ne accorgono sebbene, ai tempi dei vari governi a sfumature rosse e gialle, bisognava vergognarsi nel farlo notare.
“Intanto, mentre loro si indignano per aver multato dei migranti sotto i portici di San Bernardino e promuovono fantomatiche politiche di accoglienza che hanno fallito, noi siamo decisi e consapevoli che il contrasto a questi fenomeni lo si fa con l’uso di tutti gli strumenti, anche i più duri e repressivi: Aumenteremo ancora il livello di contrasto in modo da far comprendere che le regole devono essere rispettate da tutti” ha concluso Scimia.