07 Settembre 2024 - 16:59:01

di Redazione

È stato il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Sacro Collegio Cardinalizio a celebrare la messa di consacrazione della suggestiva Chiesa di San Pietro in Arco dedicata a San Pietro Apostolo a Santo Stefano di Sessanio (AQ).

S.E.R. Cardinale Giovanni Battista Re ha presieduto la celebrazione in occasione della riapertura, dopo un attento restauro dell’edificio di culto privato, in presenza di molti fra abitanti, autorità oltre ai numerosi amici della famiglia Ciarrocca proprietaria del bene. 

La Chiesa medievale di San Pietro in Arco, risalente al XIV secolo, è tra le più antiche del Territorio della antica Baronia di Carapelle, è stata interamente recuperata e riportata alla originale, spoglia bellezza trecentesca, grazie anche ad un programma di finanziamento del PNRR. I primi documenti legati alla piccola Chiesa,infatti, sono relativi ad atti dispadroneggiamento”  avvenuti nel 1375 da parte di Antonio conte di Carapelle, figlio di Ruggero II Berardi, conte di Celano e dei Marsi. Nella storia più recente, dal 1708, San Pietro in Arco è stata soggetta alla giurisdizione dei Benedettini e più precisamente dell’Abate di San Pietro ad Oratorium che faceva parte della potente e storica Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno.

“Siamo molto contenti e orgogliosi – sottolineano Massimo e Giovanni Ciarroccadi avere intrapreso un minuzioso e completo risanamento conservativo e recupero storico – architettonico della antica Chiesa di San Pietro in Arco, nei catasti familiari dai primi dell’ottocento. La presenza di Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Sacro Collegio Cardinalizio che ringraziamo, ha sottolineato l’alto valore religioso della sua restituzione al Culto Cattolico e alla Messa”. “Il nostro esempio – aggiungono Massimo e Giovanni Ciarrocca – costituisce grazie all’intervento pubblico del finanziamento del PNRR – uno dei tanti modelli virtuosi pubblico-privato di recupero di un bene privato, minore ma significativo nell’Abruzzo aquilano che traccia una linea colorata che lega appunto la rinnovata fruizione di un luogo di culto al suo recupero storico – architettonico”.

La Chiesa di San Pietro in Arco e il Territorio di Santo Stefano di Sessanio rappresentavano un crocevia di scambi e di preghiere collegati alla ripresa della transumanza che partendo dalla Chiesa Cistercense dell’Incoronata di Foggia, toccava Calascio per terminare a Campo Imperatore. La Chiesa sarà visitabile con una periodicità che verrà concordata con il Comune di Santo Stefano di Sessanio che a riguardo fornirà le informazioni del caso.  

Il piccolo ma interessante edificio sacro sarà visitabile con guida previa richiesta presso il comune di Santo Stefano di Sessanio.