12 Settembre 2024 - 11:45:36

di Tommaso Cotellessa

La CGIL della Provincia dell’Aquila accoglie con favore l’eliminazione del taglio sul costo del personale, con il pieno ripristino del turnover, previsto dall’aggiornamento del Piano di Razionalizzazione della spesa sanitaria per la ASL1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila.

Un risultato, come evidenziato dal sindacato, ottenuto grazie al lavoro svolto dalla CGIL stessa in Commissione di Vigilanza e Controllo della Regione Abruzzo, alla presenza dell’Assessora alla Sanità, Nicoletta Verì, e del Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, Pierluigi Cosenza. Tuttavia, la Direzione Strategica della ASL1 e il Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci, Pierluigi Biondi, sono stati assenti, suscitando critiche per la mancanza di supporto nella difesa della sanità pubblica locale.

Il piano originale, contestato dal sindacato, prevedeva un blocco parziale del turnover, con la mancata sostituzione del personale in pensionamento, riducendo le risorse umane tra il 30% e il 50%.

Nonostante questo progresso, la CGIL esprime preoccupazione per l’aumento significativo dei tagli ai “Servizi”, con una riduzione della spesa che passa da 2,1 milioni di euro a 8,1 milioni di euro. In particolare, i tagli riguardano la manutenzione, le riparazioni, le pulizie, il riscaldamento e lo smaltimento dei rifiuti. Tali tagli, avverte il sindacato, potrebbero comportare una riduzione del personale impiegato nelle aziende che gestiscono i servizi in appalto, con conseguenze negative per i lavoratori e l’utenza.

La CGIL denuncia che i dettagli relativi a queste manovre sono descritti in maniera generica, rendendo difficile stimare l’impatto reale sui lavoratori e sui servizi. Per questo motivo, il sindacato è pronto ad adottare tutte le misure necessarie per tutelare il personale coinvolto negli appalti.

Perplessità emergono anche sui processi di internalizzazione dei servizi, citati nel Piano di Razionalizzazione, poiché permangono dubbi riguardo alla salvaguardia dei lavoratori attualmente impiegati. La continuità occupazionale di chi ha maturato esperienze preziose al servizio della comunità deve essere una priorità, sostiene la CGIL, così come l’equilibrio del Fondo Sanitario Regionale, essenziale per garantire l’accesso alle cure nelle aree più remote della provincia.

La CGIL richiama inoltre l’attenzione su alcune anomalie nelle assunzioni presso la ASL1, come il recente ricorso a società di somministrazione per l’assunzione di dirigenti amministrativi, ignorando le graduatorie già esistenti per OSS, infermieri e altri profili professionali.

Infine, il sindacato critica la mancata valorizzazione del patrimonio immobiliare della ASL1, come l’area di Collemaggio a L’Aquila, e denuncia il pagamento di affitti per strutture che potrebbero essere ottimizzate.

In conclusione, la CGIL annuncia che continuerà la sua battaglia a difesa della sanità pubblica, opponendosi ai tagli che mettono a rischio i servizi essenziali e i posti di lavoro, e promuovendo interventi per abbattere le liste d’attesa, ridurre la mobilità passiva e garantire la continuità occupazionale nelle aree interne.