18 Settembre 2024 - 17:51:37
di Tommaso Cotellessa
Nel pomeriggio di oggi si sta svolgendo,, all’interno della Camera dei Deputati, il momento dedicato al ricordo di Ottaviano Del Turco, politico di lungo corso, ultimo segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, ministro della Repubblica e presidente della Regione Abruzzo, venuto a mancare lo scorso 23 agosto.
Di seguito pubblichiamo gli interventi, a noi pervenuti, dedicati alla sua memoria.
Il deputato Dem Piero Fassino “Ottaviano Del Turco è stato un galantuomo“
“Ottaviano Del Turco fu vicesegretario generale della Cgil a fianco di Luciano Lama; segretario del Psi in anni turbolenti; deputato, senatore ed eurodeputato dell’Ulivo; presidente della Commissione Antimafia e ministro delle Finanze nel secondo governo Amato; e, infine, presidente della Regione Abruzzo, la terra natia a cui fu sempre profondamente legato. Incarichi ricoperti con un duplice profilo a cui sempre fu fedele: tensione unitaria, per l’unità del sindacato e per l’unità della sinistra e del campo progressista; e riformismo come espressione di una sinistra capace di far vivere i suoi valori in una cultura di governo. Sentiamo il dovere di rivolgere un atto di riconoscimento e di gratitudine ricordando che Ottaviano Del Turco è stato un galantuomo“. Così il deputato del Partito Democratico Piero Fassino, intervenendo nell’Aula della Camera in ricordo di Ottaviano Del Turco.
“Alla Presidenza della Regione – ha aggiunto – iniziò la parte più dura, dolorosa e ingiusta della vita di Ottaviano Del Turco. Impegnatosi a liberare la sua regione da pervasivi e opachi sistemi di potere, soprattutto in campo sanitario, fu da quegli stessi poteri accusato di atti corruttivi che, con clamorosa enfasi mediatica, condussero al suo arresto e alle dimissioni della Giunta regionale, innescando un interminabile iter processuale scandito da accuse e pesanti condanne che via via si ridimensionarono sempre di più, fino a ridursi ad un solo addebito non dimostrato e peraltro fondato su un articolo di legge successivo agli atti di indagine. Accuse che Del Turco respinse con sdegno sempre rivendicando la propria onestà e correttezza. Furono anni di amarezza e solitudine, aggravate da un male che ne minò corpo e spirito. Non mancarono – ha concluso – atti di accanimento giustizialista, anche nelle aule parlamentari: furono ragione di grande amarezza, troppi opportunistici silenzi, quando non addirittura parole ipocrite“.
Il deputato abruzzese di Azione Giulio Sottanelli “Di Ottaviano restano le sue battaglie, il suo impegno per il bene della nostra comunità“
“Ottaviano Del Turco è stato un grande sindacalista, vicesegretario della Cgil con Luciano Lama. E’ stato parlamentare. E’ stato ministro delle Finanze in un periodo difficile per i conti dell’Italia. E’ stato Presidente della Commissione Antimafia. E’ stato parlamentare europeo, eletto con 180.000 preferenze, incarico lasciato con grande generosità per candidarsi alla guida dell’Abruzzo. Una scelta d’amore, per la sua terra, per la sua Marsica. Una sfida vinta con il 58% dei consensi. Fu distrutto da un processo basato su prove che nel tempo si sono poi sciolte come neve al sole. Al tempo ebbe poca solidarietà, dagli amici di partito ma anche da quelli sindacali. In molti dovrebbero chiedere scusa ad Ottaviano, alla sua compagna Maria Christine, al figlio Guido, a cui va tutta la nostra vicinanza. Di Ottaviano restano le sue battaglie, il suo impegno per il bene della nostra Comunità. Grazie per tutto quello che hai donato all’Italia, all’Abruzzo e alla tua Marsica”. Lo ha detto Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di azione, intervenendo nell’Aula della Camera in ricordo di Ottaviano Del Turco.