01 Ottobre 2024 - 11:53:01
di Redazione
I dati del primo semestre 2024, per l’Abruzzo, mostrano una crescita esponenziale del settore delle
costruzioni.
Gli indicatori economici, censiti dalle casse edili abruzzesi, risultano positivi, rispetto al 2023, per ore lavorate, numero di lavoratori e di imprese e massa salari. L’Abruzzo fa decisamente meglio della media nazionale.
E’ quanto si evince dal report sull’andamento del settore delle costruzioni, relativo al I semestre 2024, elaborato dall’Ance Abruzzo. In particolare, le ore lavorate sono aumentate, in Abruzzo, da 13.913.727 del 2023 ai 15.212.527 del primo semestre di quest’anno.
I lavoratori, nello stesso periodo, sono passati da 20.453 a 22.669, le imprese da 3.733 a 3.790 con una crescita che supera le 50 unità. Infine, la massa salari, passata da 149.203.084 a 166.624.794. La crescita percentuale, nei primi sei mesi dell’anno, è stata maggiore, per l’Abruzzo, rispetto alla media italiana: +9,33% di ore lavorate contro il +3,93 nazionale. I lavoratori sono cresciuti del 10,83% contro il 5,45% della media italiana. Le imprese sono cresciute dell’1,53%. A livello nazionale la flessione è dello 0,2%. Infine, la massa salari: +11, 68% per l’Abruzzo, +6,9% in Italia.
“Su tale tendenza positiva continuano ad incidere, certamente, l’avanzamento dei lavori
previsti all’interno del Pnrr e le opere riguardanti la ricostruzione post sisma 2009 e 2016, nonché
gli interventi sulla difesa del suolo finanziati dal ministeri dell’Ambiente e dell’Interno”, spiega il
presidente Ance Abruzzo, Enrico Ricci, “il comparto delle costruzioni riveste un ruolo cruciale
nell’economia, non solo per la sua capacità di generare occupazione e crescita, ma anche per le sue
peculiari dinamiche produttive, che lo distinguono da altri settori: basti pensare che acquista beni e
servizi da circa il 90% dell’insieme dei settori economici, rivolgendosi quasi esclusivamente alla
produzione interna”.
“Dati positivi”, evidenzia Ricci, “nonostante nel 2023 si è concretizzato
l’esaurimento della spinta propulsiva dei lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza
antisismica incentivati con bonus fiscali che, in Abruzzo, ha interessato complessivamente una
quota del 6,4% degli edifici, un valore al di sopra della media nazionale, del 5,8%, collocandosi tra
le regioni contraddistinte da un maggior utilizzo dell’agevolazione, con un numero di 13.100
cantieri per un totale di investimenti di quasi 3miliardi e mezzo di euro con una percentuale di
lavori realizzati del 85,5%”.
Un’espansione dei livelli produttivi del comparto delle costruzioni su cui occorre, secondo il presidente Ance Abruzzo, “mantenere alti i livelli di guardia per prevenire frenate e spinte recessive, stimolando la crescita dell’efficacia ed efficienza dell’azione dei decisori del comparto per mettere a frutto, in particolare, le opportunità del Pnrr e dei fondi europei per il riequilibrio territoriale, oltre ad imprimere un’accelerazione al processo di ricostruzione post sisma 2016”.
Tematiche al centro dell’incontro che il presidente regionale Ricci, insieme ai presidenti delle
associazioni provinciali, ha avuto, ieri, con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e
l’assessore ai lavori pubblici, Umberto D’Annuntiis. “È evidente come, in questi ambiti, l’azione
della Regione abbia un ruolo centrale per l’aumento della produttività del settore costruzioni”,
aggiunge Ricci, “l’Fsc rappresenta la programmazione finanziaria fino al 2027, cardine per il
comparto: attraverso la realizzazione della pluralità degli interventi previsti si può prevedere il
mantenimento sia del dinamismo economico, che dei livelli occupazionali attuali”. Per Ricci,
“l’azione di programmazione definita presuppone, ora, un’intensa e maggiore attenzione alla
rispondenza degli avanzamenti con i cronoprogrammi previsti, attraverso una fattiva azione di
monitoraggio dei flussi finanziari di cassa e della loro congruenza con l’avanzamento della spesa.
La regolarità e il tempismo dei pagamenti, in sostanza il trasferimento delle risorse di cassa alle
stazioni appaltanti, rappresenta un dato importante per garantire la competitività del settore delle
costruzioni”.
Un altro capitolo determinante per l’Abruzzo è la ricostruzione post sisma 2009/2016.
“Per quanto riguarda, in particolare, il cratere 2016, pur apprezzando l’azione commissariale e subcommissariale occorre dare risposta alla cessata cumulabilità delle risorse con le previsioni del
110%”, conclude Ricci, “per garantire un regolare avanzamento delle attività, appare urgente una
generale ridefinizione dei costi parametrici, che ristabilisca l’equilibrio che si era determinato con la
coazione fra le due pregresse possibilità di finanziamento”. Considerazioni condivise con il
presidente, Marsilio, che ha fornito disponibilità e rassicurazioni in merito all’impegno sulle
tematiche evidenziate.