08 Ottobre 2024 - 09:22:13
di Tommaso Cotellessa
Nella mattinata di ieri il Comune di Scoppito ha ripristinato la sua panchina rossa, simbolo della consapevolezza, l’informazione, la prevenzione e la sensibilizzazione contro la violenza di genere e il femminicidio.
La panchina era stata rimossa dall’amministrazione senza alcun preavviso, ma dopo due mesi di mobilitazione, portata avanti da un solerte gruppo di cittadine attive, l’arredo urbano dall’alto valore simbolico è tornato al suo posto.
In una nota, firmata dalle cittadine Alessandra Petracca, Silvana Pawlik, Valentina Raparelli, Francesca Rossilli, Francesca Russo e Pamela Soncini, le attiviste sono tornate ad evidenziare il loro sdegno per l’improvvisa rimozione della panchina, considerando quest’ultimo un indice di superficialità – dell’amministrazione – sul tema e disinteresse verso la popolazione.
Le cittadine inoltre sono convinte che il ripristino della panchina non sia stato dettato da un ripensamento dell’amministrazione, considerata “poco solerte nell’ascoltare la cittadinanza” e “poco incline a riconoscere i principi di diritto che riguardano la parità di genere“. Ad essere stata decisiva invece , secondo l’opinione delle cittadine, è stata la mediazione delle forze di Polizia, risultata determinante.
Le attiviste inoltre non hanno perso quest’occasione per ricordare che la Giunta Comunale di Scoppito, guidata dal sindaco Loreto Lombardi, essendo formata per la quasi totalità da uomini non rispetta il principio di parità di genere, normato dalla Legge 56/2016, .
“È chiaro – concludono le cittadine nella nota – che sono ancora tanti gli obiettivi che la nostra comunità deve raggiungere per ritenersi tale, ma sono tante le donne e gli uomini che stanno decidendo di camminare con noi“.