09 Ottobre 2024 - 09:57:04
di Redazione
Il 10 ottobre e l’11 ottobre l’autoemoteca della Croce Rossa Italiana Abruzzo sarà presente nel piazzale
antistante il Blocco XI a Coppito per effettuare le visite di idoneità alla donazione di sangue e rispondere alle domande di Studenti e Personale Univaq.
Chi vorrà, potrà recarsi, a digiuno, dalle 8.30 alle 12.30, presso l’autoemoteca. “Diventare donatore è un gesto insostituibile di generosità, che fa bene per primo a chi lo riceve”, si legge in una nota.
L’ evento è promosso da Soroptimist’s Club L’Aquila e Dipartimento Mesva, in collaborazione con Croce
Rossa Italiana e patrocinato da ASL 01 Avezzano Sulmona L’Aquila
L’idea, raccolta e promossa dalla presidente Soroptimis’s Club di L’Aquila, Nora Concordia e
patrocinata dal Dipartimento Mesva, diretto dalla professoressa Cimini, si avvarrà dell’apporto di Croce Rossa Italiana L’Aquila e Croce Rossa Comitato Regionale Abruzzo e del personale Medico e Docente del presidio ospedaliero San Salvatore per la ASL 01 Avezzano Sulmona L’Aquila.
Nella mattina del 10 ottobre, ci sarà seminario presso il polo di Coppito, edificio Blocco XI, dell’Università e, contestualmente e nella mattinata successiva, verrà messa a disposizione dal Comitato
Regionale Abruzzo di Croce Rossa Italiana, l’Autoemoteca, per consentire agli studenti di iniziare il percorso di donazione di sangue.
La donazione rappresenta un atto di gratuità e altruismo che consente di migliorare la vita, finanche di
garantire la sopravvivenza a chi, altrimenti, non avrebbe possibilità di terapia alternativa.
Lo scorso anno 639.000 persone hanno ricevuto una trasfusione, per un totale di 2.8 milioni di trasfusioni (quasi una ogni 10 secondi).
“È necessario che gli studenti, e in particolare i futuri professionisti della salute, comprendano quanto
l’interazione e la condivisione di valori importanti e gesti concreti possa rappresentare un passo
fondamentale per migliorare l’outcome di tante persone. La sinergia creata da Soroptimist’s in questo
progetto, che raccoglie istituzioni sanitarie, accademiche e volontariato operanti da sempre sul territorio,
vuol essere l’inizio di un percorso di crescita per tutta la popolazione”.