16 Ottobre 2024 - 16:43:37

di Beatrice Tomassi

Da ormai diversi giorni a L’Aquila torna a tenere banco la questione legata all’utilizzo dei fondi Restart, risorse rivolte alle imprese che intendono realizzare, nel cratere del sisma 2009, programmi di investimento finalizzati a rafforzare l’attrattività e l’offerta turistica del territorio.

Dopo una serie di botta e risposta tra associazioni di categoria, che parlano di progetti fermi, avanzando poi nuove proposte, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, per il quale le dichiarazioni delle associazioni da un lato lascerebbero perplessi e dall’altro meriterebbero una smentita, il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, che accusa il primo cittadino di non ascoltare i portatori di interesse, scende in campo, anche il Partito Democratico cittadino.

Le dichiarazioni che ha rilasciato il sindaco sono inaccettabili, nel metodo e nel merito. – denuncia Stefano Albano, capogruppo del Pd in consiglio comunale – Nel merito perché la sua risposta alle associazioni di categoria (che hanno sollevato delle questioni in maniera molto seria) è inaccettabile. Chiunque in questa città si azzarda a porre una questione che minimamente da fastidio al sindaco viene aggredito, cosa che non è accettabile. E poi le sue sono dichiarazioni sbagliate, Biondi mistifica e mischia PNRR con Restart“.

In particolare Albano fa riferimento ad uno stralcio delle dichiarazioni di Biondi sul tema, in cui il sindaco, interrogato sui fondi Restart, parla di passi in avanti nel turismo grazie a un bando da 700 milioni a valere sulla misura B del fondo complementare al Pnrr.

“Ma noi non contestiamo il PNRR. Noi contestiamo questa vicenda di Restart perché sono soldi degli aquilani e del cratere che servono a rilanciare questo territorio”, sottolinea Albano.

Numeri dei fondi Restart alla mano, 47 milioni di euro congelati e 110 ancora da programmare, i dem tornano a chiedere un tavolo di concertazione sul tema.

“La legge che ha istituito Restart diceva due cose: servono programmazione e concertazione con il territorio. – afferma Albano – Per noi il territorio sono le articolazioni nella città: associazioni, sindacati, ordini professionali, università… Forse per Biondi il territorio sono lui e Marsilio chiusi dentro una stanza“.

Poi la stoccata finale.

“Se non sarà l’amministrazione comunale e regionale ad aprire una grande discussione con la città, vorrà dire che lo faremo noi con gli strumenti a disposizione delle opposizioni. Sono gli aquilani che devono decidere quale è il modo migliore per spendere queste risorse“.