Stellantis, Acerbo (Prc): oggi a Roma doveva esserci Marsilio
18 Ottobre 2024 - 18:19:33
Oggi ho partecipato alla grande manifestazione nazionale delle
lavoratrici e dei lavoratori del settore auto a Roma. Molto nutrita la
presenza di metalmeccanici abruzzesi vista la situazione assai
preoccupante per un comparto così importante per la nostra regione. Mi
sarei aspettato di vedere con il gonfalone il Presidente della Regione
Marsilio in mezzo ai lavoratori abruzzesi. Sul palco ho visto solo il
presidente del Molise. Stiamo andando verso un disastro ma pare che la
Regione e la politica abruzzese dormano sonni profondi. Come ha notato
il nostro compagno Angelo Orlando nell’audizione parlamentare di Tavares
nessuno ha posto una domanda sul destino della Sevel e della produzione
del Ducato.
La crisi dell’automotive non è causata, come racconta il governo, dalla
transizione ecologica ma dalle scelte di un gruppo che sta penalizzando
da tempo l’Italia in assenza di un ruolo forte della politica. Non ci si
può lamentare della Francia se da quelle parti lo Stato non elargisce
regali ma pesa dentro la governance e impone garanzie occupazionali e
programmi di sviluppo.
Sarei curioso di sapere oggi con gli operai abruzzesi quanti erano gli
assessori, i consiglieri regionali e i parlamentari presenti. In momenti
come questi la politica dovrebbe stringersi intorno alle organizzazioni
sindacali per difendere il nostro territorio da una crisi che avrebbe
conseguenze sociali devastanti che andrebbero ben oltre l’automotive.
Oggi a Roma doveva esserci Marsilio.
lavoratrici e dei lavoratori del settore auto a Roma. Molto nutrita la
presenza di metalmeccanici abruzzesi vista la situazione assai
preoccupante per un comparto così importante per la nostra regione. Mi
sarei aspettato di vedere con il gonfalone il Presidente della Regione
Marsilio in mezzo ai lavoratori abruzzesi. Sul palco ho visto solo il
presidente del Molise. Stiamo andando verso un disastro ma pare che la
Regione e la politica abruzzese dormano sonni profondi. Come ha notato
il nostro compagno Angelo Orlando nell’audizione parlamentare di Tavares
nessuno ha posto una domanda sul destino della Sevel e della produzione
del Ducato.
La crisi dell’automotive non è causata, come racconta il governo, dalla
transizione ecologica ma dalle scelte di un gruppo che sta penalizzando
da tempo l’Italia in assenza di un ruolo forte della politica. Non ci si
può lamentare della Francia se da quelle parti lo Stato non elargisce
regali ma pesa dentro la governance e impone garanzie occupazionali e
programmi di sviluppo.
Sarei curioso di sapere oggi con gli operai abruzzesi quanti erano gli
assessori, i consiglieri regionali e i parlamentari presenti. In momenti
come questi la politica dovrebbe stringersi intorno alle organizzazioni
sindacali per difendere il nostro territorio da una crisi che avrebbe
conseguenze sociali devastanti che andrebbero ben oltre l’automotive.
Oggi a Roma doveva esserci Marsilio.