24 Ottobre 2024 - 11:29:40

di Redazione

“Le recenti dichiarazioni emerse durante la conferenza stampa di ieri sugli indici di vulnerabilità delle scuole comunali dell’Aquila ci hanno profondamente turbati. A distanza di 15 anni dal devastante terremoto del 2009, è inaccettabile la notizia che decine di plessi scolastici, attualmente utilizzati e ogni giorno pieni di migliaia di persone tra studenti e lavoratori, presentino ancora indici di vulnerabilità sismica così bassi. Ben 11 scuole su 17 avrebbero un indice di vulnerabilità inferiore allo 0.6, una situazione di estrema gravità che non può essere più ignorata”.

Lo scrive in una nota il Comitato scuole sicure a commento della conferenza stampa di ieri del Partito democratico cittadino che, carte alla mano, ha evidenziato come 11 scuole su 17 di competenza comunale siano al di sotto degli indici di vulnerabilità stabiliti dalla norma.

Il Comitato scuole sicure spera che il sindaco, “che ha anche il ruolo di commissario per l’edilizia scolastica, smentisca immediatamente questi dati. Se confermati, infatti, rappresenterebbero un fallimento inaccettabile per una città già provata da un evento sismico catastrofico. È inconcepibile che migliaia di bambine e di bambini, centinaia di lavoratrici e di lavoratori, siano quotidianamente esposti a questo rischio in un territorio classificato come “zona sismica 1” (“E’ la zona più pericolosa. La probabilità che capiti un forte terremoto è alta”, dal Dipartimento della Protezione Civile”)”.

“Ricordiamo che, nel programma di mandato del 2017, il sindaco aveva promesso un ‘Piano straordinario per le scuole’ volto a garantire la sicurezza degli edifici scolastici. Tuttavia, a otto anni dall’assunzione della carica di sindaco dell’Aquila, le scuole comunali dell’Aquila versano ancora in condizioni disastrose – aggiunge la nota – Si fa un gran parlare in questi mesi di L’Aquila capitale italiana della cultura: nei fatti però sembra che la cultura del rischio sismico, della tutela degli studenti e dei lavoratori della scuola e della prevenzione non risieda a L’Aquila. Proprio in questi giorni si ricordano i 22 anni dall’immane tragedia di san Giuliano di Puglia, 31 ottobre 2002: non sembra che il Sindaco dell’Aquila ne abbia però memoria”.

Il comitato pone, inoltre alcune domande al sindaco: “Sono confermati i dati presentati nella conferenza stampa sugli indici di vulnerabilità delle scuole comunali dell’Aquila? Se i dati sono confermati, qual è il piano del Comune per migliorare gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole, e tra quanto tempo inizieranno e soprattutto verranno conclusi i lavori? Perché, in otto anni di sua amministrazione, la situazione delle scuole comunali è rimasta così critica? Non essendo intervenuto finora sulle scuole che hanno indici di vulnerabilità così bassi, il Sindaco ritiene quindi che non sia pericoloso avere studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori in tali scuole, in una città come L’Aquila che è classificata in zona sismica 1, oppure sta facendo una scommessa sulla vita dei nostri figli?”

Il Comitato precisa infine di aspettarsi “risposte chiare e tempestive su questi punti. La sicurezza dei bambini e dei lavoratori nelle scuole deve essere una priorità assoluta per ogni amministratore pubblico, altrimenti dimostra di non essere in grado di gestire le proprie responsabilità verso la comunità e dovrebbe prenderne atto, facendo un passo indietro. Immediatamente. Se il Sindaco invece intende affrontare seriamente questa emergenza, è fondamentale che presenti un piano concreto di intervento e che si scusi con la comunità per il grave ritardo accumulato e per i rischi a cui ha esposto finora tutti gli alunni ed i lavoratori delle scuole comunali dell’Aquila”.