24 Ottobre 2024 - 18:21:06
di Redazione
Il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila ha attivato in questo ultimo anno ben sette progetti di ricerca internazionali per un finanziamento totale di circa 4 milioni e mezzo di euro e un dottorato di ricerca, che proiettano l’istituto di alta formazione musicale aquilano nel panorama della ricerca mondiale.
La prima novità è l’attivazione del Dottorato di Ricerca Estetica Artistica Musicale (D.R.E.A.M.) in convenzione con il Comune dell’Aquila di durata triennale con lo scopo di promuove la formazione di artisti-ricercatori, studiosi nei settori disciplinari in cui si incontrano ricerca artistica e tecnologico – scientifica.
Gli altri sei progetti sono finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, cinque dei quali rientrano nell’ambito dei finanziamenti dell’Unione Europea – Next Generation EU sui fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), tra questi è incluso anche un PRIN (Progetti di Rilevanza Nazionale) promosso dal Dipartimento di Ingegneria Informatica dell’Università di Trento, finalizzato alla creazione di una piattaforma inclusiva di Extended Reality per realizzare interazioni musicali in rete con la promozione di nuovi linguaggi e nuove pratiche di composizione.
Tre sono invece i progetti condotti all’interno di partenariati internazionali strategici, finanziati con uno specifico investimento PNRR destinato alla internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore artistica e musicale attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Tra questi il “Casella” è Capofila di ItARTS_Italy for Arts: Resources, Time and Space, in partenariato con l’Accademia di Belle Arti e l’Università degli Studi dell’Aquila, il Politecnico di Torino e il Saint Louis Music Center di Roma. Tra 2025 e i primi mesi del 2026 ItARTS porterà all’estero tre spettacoli prodotti in un laboratorio incubatore transdisciplinare d’arte allestito a L’Aquila. Il Conservatorio aquilano partecipa al progetto EAR_Enacting Artistic Research in partenariato con l’Accademia di Belle Arti di Roma (Capofila), l’Accademia di Belle Arti di Brera, l’Accademia di Belle Arti di Firenze, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma, l’Università Politecnica delle Marche e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Internazionale. Attraverso la ricerca artistica EAR si vuole promuovere l’ecosistema R&I (Ricerca & Innovazione) e lo sviluppo di nuove prospettive per il Patrimonio Culturale in dialogo con le nuove tecnologie e i nuovi media. Il progetto PM_Playing memories, promosso dal Saint Louis Music Center di Roma (Capofila) insieme all’ISIA di Roma, l’Accademia La Scala, la Rome University of Fine Arts, prevede l’ideazione e realizzazione di dieci performance multidisciplinari su progetti innovativi di riappropriazione del patrimonio culturale italiano, e una serie televisiva che documenti l’intero iter creativo. Insieme all’Università dell’Aquila (Capofila), l’Università degli studi di Teramo, il CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e il network CUEIM, il “Casella” sta realizzando anche il progetto ARTECOM_Arte Tecnologia e Comunità, finanziato nell’ambito del perseguimento degli obiettivi del Programma di Ricerca Ecosistema dell’Innovazione RAISE con specifico riferimento alle attività previste all’interno dello SPOKE 1 “Ambienti e servizi urbani accessibili ed inclusivi” coordinato da CNR-IMATI, finalizzato alla realizzazione di installazioni digitali per la fruizione culturale e l’accesso alla città con l’arte. è in corso anche la seconda edizione del progetto “Le nuove frontiere della ricerca artistica-musicale: tecnologie d’avanguardia per la creazione della performance”. Quest’anno il tema è “Ricostruzioni, Rigenerazione, Riappropriazione del territorio attraverso l’arte digitale” con al centro la città dell’Aquila. Attraverso l’attività di ricerca, didattica e performativa condotte con approccio transdisciplinare (Arti-Scienza-Tecnologia), la prima finalità del progetto è comprendere i nuovi approcci metodologici agli studi musicali e alla ricerca nel campo artistico applicati al programma mondiale d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Infine, Me.Mo. “Mente in Movimento” si svolge nell’ambito dell’avviso PRO-BEN per la concessione di finanziamenti destinati alla promozione del benessere psicofisico, il contrasto ai fenomeni di disagio psicologico ed emotivo e la prevenzione delle dipendenze patologiche della popolazione studentesca nelle Università e nelle AFAM. L’Università di Urbino è qui Capofila di un partenariato del quale fanno parte anche l’Università degli Studi di Perugia, l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Università di Macerata, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli studi di Camerino, l’Università degli studi di Teramo, il Conservatorio Rossini di Pesaro e l’Università per stranieri di Siena.
Si tratta di un grande lavoro di sinergie e collaborazioni che porterà alla realizzazione di spettacoli, concerti, performance multimediali interattive, installazioni di musica elettronica, una docuserie, azioni per il benessere dei giovani artisti e molto altro utilizzando le tecnologie più all’avanguardia e l’intelligenza artificiale. “Scienza, Tecnologia e Arte tornano insieme nella ricerca, per costruire un nuovo paradigma per la comprensione del mondo che ci circonda, per l’innovazione, la prosperità e il benessere –spiega Daniela Macchione, delegata per Ricerca e Progetti del Conservatorio aquilano– Tutti i progetti mettono in campo competenze molteplici e invitano i nostri giovani artisti a suonare, cantare, comporre, a nutrire la loro creatività in ambienti transdisciplinari. Nella ricerca in genere e in quella nelle arti in particolare, è questa la sfida lanciata dal futuro della tradizione: superare i confini disciplinari per creare nuova conoscenza“.
Per il Direttore del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, Claudio Di Massimantonio, “…sarà un lavoro impegnativo e faticoso “una sfida importante per un Conservatorio che sin dalle origini si è distinto per la sua vocazione all’innovazione. L’internazionalizzazione della nostra scuola è un’opportunità straordinaria per fornire ai nostri studenti una didattica sempre più all’avanguardia, al passo con i tempi e aggiornata”.
A margine dell’incontro odierno è stata annunciata la ripresa delle pubblicazioni della prestigiosa rivista Musica+ sotto la direzione Luigia Berti. Nata nelle stanze del Conservatorio dell’Aquila, dopo un lungo momento di pausa, torna il periodico che ha accompagnato l’attività dell’istituto di alta formazione musicale aquilano con un numero speciale che sarà presentato ufficialmente il 29 ottobre prossimo alle ore 12:30 nell’Auditorium del Conservatorio.