29 Ottobre 2024 - 16:59:00

di Martina Colabianchi

Presidio, questo pomeriggio all’Emiciclo, della Cgil e dei dipendenti della Soc. Cooperativa San Rocco di Avezzano che operano nell’edificio di Villa Dorotea in qualità di conduttori.

Dopo l’ultima manifestazione, che aveva visto qualche giorno fa il segretario aquilano del sindacato Francesco Marrelli incatenarsi ai cancelli della struttura insieme ai lavoratori e ad alcuni dei loro familiari, i dipendenti tornano a chiedere risposte sul mancato pagamento egli stipendi non corrisposti dal mese di luglio e sull’incertezza sul futuro della struttura.

Dopo l’ultima manifestazione che abbiamo fatto, pare che la Regione ci abbia ascoltati e siano dimostrati tutti a nostro favore. Chiediamo, innanzitutto, il prolungamento della graduatoria perché sappiamo che in ospedale c’è bisogno di noi, c’è bisogno di persone che lavorano ma, a quanto pare, poi non va così perché siamo a casa. La graduatoria è ferma ormai da diverso tempo e non abbiamo risposte“.

Così Veronica Panella della Cgil, che prosegue:

Siamo qui, appunto, a chiedere risposte, a chiedere se effettivamente c’è bisogno di personale, così come noi sappiamo e a chiedere che, prima di tutto, il personale interinale venga sostituitoda noi, che siamo idonei a questa graduatoria avendo passato il concorso e a chiedere quanto fabbisogno effettivo c’è“.

Noi siamo qui perché la questione che stiamo vivendo ormai è diventata eclatante agli occhi di tutti. Noi avanziamo ancora tre stipendi ad oggi, quindi avanziamo luglio, agosto e settembre e, fra poco, finiremo anche ottobre – spiega Raffaella Rosa, fisioterapista nella Rsa -. Da quando è subentrata la nuova società, la San Rocco, non abbiamo mai preso uno stipendio in tempo, e nonostante ciò abbiamo sempre garantito il servizio nonostante le difficoltà. Lo stiamo garantendo anche oggi che non abbiamo neanche i soldi per mettere la benzina e per fare la spesa, e quando anche i mutui vanno a finire purtroppo nella lista nera“.

Nel corso di questi tre anni abbiamo sempre chiesto a tutti, alla Regione, all’Ispettorato, alla Asl, ma nessuno ci ha mai ascoltati e dato risposte“, conclude.