31 Ottobre 2024 - 18:19:48
di Martina Colabianchi
Francesco D’Alessandro con il libro “Camminando” della casa editrice Il Labirinto; Federica Taddei con “Eravamo Purissimi” di Manni editore e Gian Mario Villalta con il libro “Dove sono gli anni“, della casa editrice Garzanti, sono i tre finalisti della sezione di poesia edita della XXIII edizione del Premio Letterario Internazionale L’Aquila BPER Banca, intitolato a Laudomia Bonanni.
Tra questi nomi sarà designato il vincitore assoluto, che sarà annunciato nella cerimonia finale del 16 novembre, ore 11, al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila.
La terna è stata selezionata dalla Giuria Tecnica e la Giuria degli Studenti, riunitesi questa mattina nella sala delle Assemblee di BPER Banca all’Aquila.
Presenti i componenti della Giuria Tecnica: On. Stefania Pezzopane (presidente), Anna Maria Giancarli, Liliana Biondi e Romano De Marco. La Giuria degli Studenti è invece composta da studenti proveniente dall’Istituto superiore ‘Domenico Cotugno‘ e Istituto superiore ‘Amedeo D’Aosta‘ dell’Aquila.
“Il ruolo degli studenti è fondamentale – spiega Liliana Biondi -. Ogni anno ci hanno sempre sorpresi positivamente per la loro preparazione, per la profondità delle loro motivazioni. È quindi sempre bene poter affidarsi ai giovani. Le scuole aquilane partecipano inoltre con nove sillogi e devo dire che sono tutte molto impegnative, non soltanto sotto il profilo personale dell’amore e dei sentimenti, ma anche sotto il profilo civile, sulle tematiche del mondo e quindi delle guerre in corso, su ciò che ci circonda“.
Il ruolo di giudici è stato molto sentito da parte degli studenti che si sono confrontati con i testi, le emozioni e l’esperienza di chi fa poesia.
“Un’esperienza del genere lascia molte cose, lascia l’ascolto di opinioni di persone che ne sanno più di te, che ha avuto molta più esperienza in questo ambito, esperienza che io e i miei compagni non abbiamo avuto perché, almeno in parte, studiamo altre materie – così uno studente del D’Aosta -. Questo evento ha ancora più significato se si pensa che ultimamente, nei giovani, l’interesse per la poesia è andato un po’ a scemare. Un’esperienza del genere, secondo me, può aiutare molto i giovani se non ad appassionarsi, almeno a scoprire e ad uscire fuori dal guscio. Sono, infatti, molto stupito che la scuola abbia messo a disposizione la possibilità di fare un’esperienza del genere soprattutto per noi che studiamo informatica. Ma la poesia può essere interessante per qualsiasi studente“.