04 Novembre 2024 - 16:21:02

di Tommaso Cotellessa

Si è conclusa sabato scorso con grande successo la prima edizione del “Rigenera Festival Calascio,” un progetto innovativo nato con l’obiettivo di valorizzare e “risvegliare” l’attrattività del borgo storico di Calascio. Questo festival si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione culturale, sociale ed economica denominato “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, un’iniziativa del Comune di Calascio selezionata dalla Regione Abruzzo nell’ambito del PNRR del Ministero della Cultura (Linea A – M1.C3 – Investimento 2.1– “Attrattività dei borghi”), con finanziamenti dell’Unione europea – NextGenerationEU.

L’evento conclusivo, “Biografie d’Alta Quota in cammino”, è stato un’esperienza di storytelling itinerante, ospitata nel suggestivo Parco della Rimembranza. Tra racconti, canti e il ritmo lento della fisarmonica suonata da Antonio Marinelli, i partecipanti hanno attraversato i luoghi del borgo in compagnia delle voci di Antonia Renzella, Valeria Bafile e Paolo Di Censi. Un viaggio nella memoria che ha coinvolto l’intera comunità in una narrazione collettiva e intergenerazionale.

“Biografie d’Alta Quota” è nato come un Laboratorio-Teatro di comunità, attivo dal 7 settembre, con incontri settimanali nella biblioteca e lungo le vie del borgo, guidati da Antonia Renzella in collaborazione con Valeria Bafile e Diego La Chioma. Il progetto ha riproposto l’idea di una “biblioteca vivente” nella quale gli abitanti hanno condiviso storie, ricordi e memorie di chi è rimasto e di chi, dopo anni lontano, ha scelto di tornare a Calascio per riscoprire e colmare un senso di appartenenza al proprio territorio.

Durante l’evento conclusivo è stato anche proiettato un video, realizzato dal film-maker aquilano Diego La Chioma, che ha documentato le storie raccolte durante il laboratorio. Alla proiezione, svoltasi nella biblioteca comunale, è seguita una degustazione di prodotti tipici locali, ulteriore omaggio alla tradizione del territorio.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto agli abitanti di Calascio che hanno donato frammenti della propria vita e memoria: Celestino Matarelli, Olga Lelli, Edoardo Ciccone, Teresa Gentile, Vittoria Pizzoferrato, Annina Antonacci, Vittorio Antonacci, Franca Fulgenzi, Domenico Ciccone, Giuseppe Antonacci e Antonio Matarelli. Queste testimonianze costituiscono ora un prezioso archivio di memoria orale, una piccola “biblioteca vivente” in cui rivivono canti, proverbi, oggetti, lettere, musiche, ricette, e persino pietre e reperti locali. Si è dato così particolare rilievo alle storie degli anziani, un patrimonio culturale destinato a essere trasmesso alle generazioni future.

«È stata un’occasione per riconciliare le persone con luoghi che spesso sono stati abbandonati o marginalizzati», ha spiegato Antonia Renzella, curatrice del progetto. «Un’opera di memoria e di salvaguardia preliminare per costruire una grande mappa delle identità locali, anche nei luoghi più piccoli, attraverso tracce di racconti, canzoni, leggende, e biografie, raccolti dalla prospettiva di chi ha vissuto e dato anima a questi spazi».

Con “Biografie d’Alta Quota” si chiude dunque un percorso di riscoperta e valorizzazione che ha fatto di Calascio non solo un borgo storico da visitare, ma un luogo di memoria e di comunità, dove la storia e le tradizioni vivono grazie alle persone che le tramandano.