05 Novembre 2024 - 10:39:56
di Tommaso Cotellessa
Ferma e decisa è la posizione del Forum H2o riguardo le misure e l’atteggiamento che la politica dovrebbe adottare nell’ambito della prevenzione in vista di disastri ambientali ed emergenze climatiche. Sembra tuttavia che i segnali d’allarme provenienti tanto dalla penisola italiana quanto dal resto del mondo non servano da lezione e che non siano ancora riusciti ad instillare quella logica della prevenzione e della consapevolezza tanto auspicata da esperti, scienziati ed attivisti.
Al centro della nota diffusa dal Forum H2o vi è la decisione, ritenuta assurda dai componenti del forum, di insistere nel progetto, da 170 milioni di euro, volto alla realizzazione del quarto lotto della strada Teramo-Mare, localizzata quasi completamente in piena area di esondazione del fiume Tordino. Progetto che secondo il Forum andrebbe a contravvenire “a qualsiasi principio di base di cautela e prevenzione dei rischi“.
Il progetto in questione, che verrà discusso il prossimo 11 novembre della Conferenza dei Servizi per l’esame dell’opera, secondo il forum rappresenta “un’operazione pericolosa per l’incolumità pubblica”, ed è proprio nel tentativo di risvegliare la ragione e di condurre ad un ravvedimento che nella nota del Forum H2o gli attivisti fanno riferimento agli eventi climatici che hanno devastato negli scorsi mesi, prima la regione Emilia-Romagna e poi, in questi giorni, Valencia e la Catalogna.
“Dopo le plurime rovinose alluvioni in Emilia Romagna e il dramma terrificante di Valencia viene da chiedersi con quale faccia funzionari, amministratori e cosiddetti tecnici potranno presentarsi l’11 novembre prossimo per sostenere il progetto Anas del quarto lotto della strada Teramo-Mare, localizzata quasi completamente in piena area di esondazione del fiume Tordino” queste le parole degli attivisti i quali si chiedono: “Veramente non ci si ferma neanche davanti all’evidenza della catastrofe climatica in atto?”
Il richiamo del Forum fa inoltre appello alla raccomandazione, più volte sollevata da tecnici ed esperti di non occupare le zone di esondazione naturale dei fiumi. Tuttavia finora Anas è stata refrattaria a qualsiasi ravvedimento.
“Auspichiamo un ravvedimento operoso da parte di Anas e del commissario governativo all’opera Eutimio Mucilli, che di Anas è pure dirigente” si legge ancora nella nota “Sì, la politica è riuscita addirittura a mettersi in condizione di chiedere all’oste se il vino è buono, un errore macroscopico. Nel 2024 è veramente incredibile che si vada avanti con operazioni letteralmente temerarie, visto che il Tordino in pochi anni ha già danneggiato i lotti precedenti con piccole piene. In ogni caso crediamo che gli enti a vario titolo coinvolti, a partire dagli uffici del Genio civile, debbano far prevalere la ragione davanti a ” conclude il Forum H2O che, in caso di approvazione, invierà tutto il fascicolo alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, anche a futura memoria”.
Di seguito la mappa ufficiale depositata da Anas che sovrappone il tracciato alle aree a rischio di esondazione mappate della Regione.