06 Novembre 2024 - 12:45:25

di Marco Giancarli

Domani, 7 novembre, verrà riposizionato sul Gran Sasso l’ex Bivacco Lubrano, costruito nel 1972 e distrutto da una violenta bufera nell’autunno del 1999.

Questo storico punto di riferimento per gli amanti della montagna sarà riportato nella sua originaria posizione grazie a una grande operazione congiunta coordinata dall’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Abruzzo, che coinvolge istituzioni, enti locali e realtà associative, prima fra tutte “I corridori del Cielo” che hanno promosso l’iniziativa.

L’intervento prevede il trasporto e la collocazione sul promontorio che insiste sul Vallone della Fornaca, tra Monte Prena e Monte Camicia, a quota 1815 slm, di una nuova struttura in metallo realizzata in un unico modulo coibentato delle dimensioni di 6 x 3 metri e 2,5 metri di altezza, per un peso complessivo di 26 quintali.

La struttura sarà trasportata da un elicottero Chinook CH-47F del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”, aeromobile particolarmente idoneo per i trasporti pesanti in alta quota, appositamente equipaggiato per questo genere di operazioni. La struttura verrà poi fissata su una piattaforma in cemento armato già realizzata direttamente sul punto.

L’iniziativa è resa possibile grazie ad un’ampia partecipazione di molti soggetti, sia pubblici che privati. Fra questi il Comando Militare Esercito Abruzzo e Molise, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – Stazione dell’Aquila, la Guardia di Finanza e il Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Pescara, insieme ad alcune aziende private.

L’evento gode inoltre del patrocinio dell’Università dell’Aquila, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, della Banca Nazionale del Lavoro (BNL-PARIBAS), della Regione Abruzzo, dei soci del Club 2000 e dell’Associazione Costruttori Edili (Ance) dell’Aquila.

Il nuovo bivacco, che sarà intitolato alla memoria di Piergiorgio Desiati, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Stazione dell’Aquila, rappresenterà un rifugio sicuro per escursionisti e alpinisti e un simbolo della resilienza e della passione che unisce chi ama la montagna.