12 Novembre 2024 - 16:46:41

di Redazione

Nonostante “le promesse di progetti” e il protocollo d’intesa per una collaborazione lunga e duratura tra Comune e associazioni che gestiscono i centri diurni per le persone con disabilità, “nulla si è mosso”. Per questo, il Coordinamento Associazioni Persone con Disabilità L’Aquila, Abitare Insieme, Associazione Italiana Persone Down, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Associazione per la Promozione e Tutela dei Diritti dell’Handicap, Comunità XXIV Luglio, Progetto di Vita, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare,180 Amici hanno scritto una lettera aperta al sindaco Pierluigi Biondi per attuare la convenzione che, precisano, “non è stata mai attuata a causa di problematiche interne agli uffici comunali e della mancanza di accordo tra il Comune e la Asl n. 1 dell’Aquila sull’integrazione socio- sanitaria delle persone con disabilità“.

La lettera al sindaco

Egregio Signor Sindaco,
oltre due anni fa, le associazioni che gestiscono i Centri Diurni per persone con disabilità della nostra
città hanno sottoscritto una convenzione con il Comune dell’Aquila, ai sensi del Codice del Terzo
Settore, per regolarizzare il rapporto con l’Ente Locale attraverso la cosiddetta Amministrazione
Condivisa.
L’obiettivo era di creare una sinergia tra i Centri Diurni e il Comune, rendendo questa collaborazione
più efficace e vantaggiosa per le persone con disabilità e le loro famiglie, integrandola in una rete di
servizi coordinati e strutturati.
La convenzione, approvata dalla Giunta e sottoscritta dalle associazioni, era stata da Lei accolta
come un passo importante, a cui aveva dato risalto tramite comunicati stampa e foto ufficiali.
Tuttavia, a oggi, tale convenzione non è stata mai attuata a causa di problematiche interne agli uffici comunali e della mancanza di accordo tra il Comune e la ASL n. 1 dell’Aquila sull’integrazione socio-
sanitaria delle persone con disabilità. Egregio Signor Sindaco, questa situazione ci riempie di amarezza. È difficile spiegare alle famiglie delle persone con disabilità che, nonostante gli sforzi e la volontà di migliorare, siamo ancora fermi, intrappolati nella burocrazia. Queste famiglie vivono ogni giorno sfide immense, e il sostegno promesso dal Comune rappresentava una promessa di dignità e miglior qualità della vita anche per le loro famiglie. La mancata attuazione della convenzione ha spento, per molti, questa speranza.
Di conseguenza, contrariamente a quanto avviene nel resto del Paese, siamo ancora bloccati in
una forma di collaborazione che richiede ai Centri Diurni di rispondere annualmente a una
manifestazione di interesse promossa dal Comune, presentando sempre gli stessi progetti. Questo
impedisce una programmazione organica degli interventi e una politica complessiva più efficace per
la disabilità. Qualche mese fa, l’Assessore alle Politiche Sociali ha convocato un tavolo di lavoro con le
associazioni del Terzo Settore e la ASL, in attuazione del Piano Sociale d’Ambito, per esplorare
possibili sinergie nelle politiche per la disabilità. Questo tavolo avrebbe dovuto essere riconvocato
nei primi giorni di settembre, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Così trascorre
un altro anno della Sua amministrazione senza che si sia trovata una soluzione su temi cruciali,
come le residenze assistite e il “durante e dopo di noi”. Inoltre, con il recente decreto regionale sul “dopo di noi”, al Comune dell’Aquila sono state assegnate risorse limitate pari a 100.000 euro, una media di soli 4.000 euro per persona con disabilità, questa cifra se dovessero rimanere le richieste delle persone coinvolte pari agli anni passati, ma saranno sicuramente di più. Questa somma è del tutto insufficiente per garantire un percorso efficace verso un reale “prima e dopo di noi”. Queste cifre rappresentano poco più di una goccia in un oceano di bisogni insoddisfatti. Ciò di cui parliamo sono vite reali, storie di persone che hanno bisogno di un sostegno concreto per poter guardare al futuro senza paura.
I centri diurni presenti in città, gestiti dal volontariato, accolgono oltre 100 persone con disabilità,
cercando di rispondere a un bisogno che continua a essere disatteso dalle istituzioni competenti.
Questi centri non sono semplicemente luoghi di accoglienza: sono punti di riferimento, spazi di
socialità e crescita per persone che spesso si sentono ai margini della società. Per questo motivo ci
rivolgiamo a Lei, affinché si possa finalmente instaurare un dialogo costante e produttivo tra le nostre
associazioni, il Comune e gli altri soggetti coinvolti.
Da mesi è sospesa, senza alcun sviluppo, la richiesta di convocare la III Commissione dedicata al
tema della disabilità, che aveva l’ambizione di creare un luogo istituzionale di incontro tra Comune
e ASL. Crediamo che un Suo interessamento possa restituire equilibrio alla questione e, soprattutto,
un rinnovato senso di ascolto e impegno per trovare soluzioni rispetto alla situazione attuale.
È fondamentale che le nostre associazioni, le famiglie e i cittadini possano avere un accesso diretto
e senza ostacoli agli uffici comunali, al fine di affrontare e risolvere rapidamente le molte
problematiche che, con un adeguato impegno politico, potrebbero essere gestite in maniera più
efficace. Signor Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, queste famiglie, queste persone e le associazioni che
le rappresentano hanno il diritto di essere ascoltate e supportate, non solo per rispettare impegni
formali, ma per restituire loro una parte della dignità che troppo spesso viene negata.
In attesa di un Suo riscontro, Le porgiamo cordiali saluti.