13 Novembre 2024 - 17:23:58

di Tommaso Cotellessa

Sono 13 le persone che il Tribunale Collegiale di Pescara ha rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che riguarda gli affari dell’imprenditore abruzzese Vincenzo Marinelli, deceduto il 24 ottobre scorso all’età di 88 anni, per il quale è stato formalizzato oggi il non luogo a procedere. Il giro di affari, da collocare all’interno del mercato della sanità, riguarda anche alcuni appalti della Asl di Pescara.

Fra i rinviati a giudizio spiccano nomi noti fra cui il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, la vice segretaria regionale della Lega ed ex consigliera regionale Sabrina Bocchino e l’ex manager della Asl di Pescara Vincenzo Ciamponi.

Sospiri è intervenuto sulla vicenda assicurando la sua totale tranquillità riguardo la sua estraneità ai fatti e la sua corretta condotta, “Prendo atto con molta serenità della decisione del giudice che oggi ha firmato il rinvio a giudizio anche a mio carico nell’ambito dell’indagine sul ‘caso’ Marinelli – queste le parole del presidente del Consiglio della Regione Abruzzo – A questo punto ci prepariamo, con i miei legali, ad affrontare un processo che, sono certo, ci darà quella ragione che attendiamo da cinque anni. Nel corso del procedimento giudiziario – scrive Sospiri – avremo modo di analizzare, in modo capillare, ogni carta, ogni documento, oggetto di indagine e chiariremo ogni dubbio o perplessità, fugando tutte le eventuali ombre, all’insegna della trasparenza e della chiarezza del mio operato“.

Sul tema si è pronunciato anche il presidente della regione Marco Marsilio, il quale in una nota ha scritto:

Confido che Sospiri, Bocchino e Ciamponi sapranno dimostrare la loro innocenza ed estraneità ai fatti addebitatigli, sicuro che il Tribunale di Pescara saprà valutare la loro posizione con la sua consueta serenità di giudizio“.

Anche Bocchino è intervenuta per chiarire la sua posizione in merito alla sopraggiunta notizia del rinvio a giudizio:

Pur avendo fiducia e rispetto nell’operato della magistratura, sono certa di poter dimostrare nel dibattimento la mia completa estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Con miei legali siamo al lavoro per stilare una strategia che faccia emergere nel dibattimento il mio comportamento cristallino come persona e come rappresentante delle istituzioni. Con i miei legali Milia e Andreoni sicuramente riuscirò a dimostrare che non c’è stata nessuna violazione della legge“, conclude Bocchino.

Oltre ai 13 indagati rinviati a giudizio anche altri soggetti, che hanno chiesto il patteggiamento, sono coinvolti nella vicenda e proprio questi ultimi compariranno venerdì prossimo davanti al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pescara Fabrizio Cingolani.

L’inizio del dibattimento, invece, è stato fissato al 20 febbraio 2025.