14 Novembre 2024 - 10:45:51

di Redazione

Il trasferimento della Uosd di Riabilitazione territoriale sarà al centro della III Commissione consiliare per con le audizioni del direttore generale Ferdinando Romano, del direttore sanitario Alfonso Mascitelli, del direttore amministrativo Stefano Di Rocco, del dottor Franco Marinangeli, del dottor Antonello Bernardi, dell’ingegner Antonello Tursini direttore del dipartimento Tecnico, della dottoressa Valentina Parlatore direttrice del personale.

La terza commissione si è resa necessaria, precisa la consigliera di L’Aquila Coraggiosa Simona Giannangeli, alla luce dell’incontro dello scorso 5 novembre 2024, richiesto dal gruppo consiliare dell’Aquila Coraggiosa, con il direttore generale Asl 1 Ferdinando Romano e con il direttore sanitario Mascitelli. La richiesta aveva come oggetto l’approfondimento della vicenda relativa al trasferimento della U.O.S.D. di Riabilitazione Territoriale da Collemaggio presso il container denominato G8 allocato all’ospedale San Salvatore.

“Alla luce della delibera assunta dalla Asl 1 che ha stabilito il trasferimento, definendolo provvisorio, ho posto agli interlocutori una domanda secca ovvero quando e come sono stati svolti i sopralluoghi presso la struttura di Collemaggio, quali sono state le criticità emerse e in quali verbali o atti possono rinvenirsi gli esiti dei sopralluoghi stessi – spiega Giannangeli – Romano ha fatto presente che numerose sono state le sollecitazioni al trasferimento della struttura, sollecitazioni pervenute da decine e decine e decine di famiglie di minori. Ho fatto presente che, in realtà, ci sono anche pareri differenti espressi da altre famiglie con minori in relazione al trasferimento e il direttore ha affermato che c’è uno scontro interfamiliare ed ha aggiunto di non sapere perché alcuni vogliono andarsene ed altri no”.

“Lo stesso ha poi dichiarato che dal momento del trasferimento, ovvero lunedì 4 novembre, ha ricevuto già molti riscontri positivi da famiglie di minori, entusiaste del container del G8. Ho chiesto successivamente quale sia la prospettiva rispetto alla struttura di Collemaggio, se è previsto un ritorno presso la stessa e, se sì, quali potrebbero essere i tempi necessari. Romano ha risposto che la struttura va bonificata, ma attualmente è difficile reperire le risorse per intervenire. Ha fatto poi riferimento anche alla recente delibera del Cipess che ha stanziato ingenti risorse per la riqualificazione dell’area, ma ha precisato che per ora l’area di Collemaggio è un contesto dove mantenere solo le attività più tranquille e più sicure, data che trattasi, a suo dire, di una zona pericolosa, con presenza di tossici e di homeless”, sottolinea.

“Ha definito fatiscente e abbandonata la struttura che ha ospitato per quindici anni la Riabilitazione Territoriale, ribadendo che queste sono le ragioni per le quali si è reso necessario intervenire, richiamando ancora una volta le tante sollecitazioni ricevute da parte dei familiari e da parte dei dipendenti, ma soprattutto dei familiari, che avevano molta paura a recarsi lì – prosegue – Sempre Romano ha aggiunto che si è dovuto reperire una struttura che fosse sufficientemente qualificata anche per aumento di superficie ed il container del G8 con i suoi 300 mq è apparso subito idoneo, con quattro stanze di assistenza, per minori e per adulti. Il container del G8 -ha aggiunto ancora Romano- presenta diversi vantaggi ovvero essere a piano terra, con accesso indipendente, con un ampio parcheggio davanti, insomma il massimo”.

“Ho chiesto come fossero pervenute le decine e decine di segnalazioni e il Direttore Generale ha risposto ‘attraverso telefonate’, ho chiesto chi avesse ricevute tali telefonate, ma non c’è stata risposta
Mascitelli, in proposito, ha precisato che le telefonate si sono succedute nel tempo, una
dopo l’altra. Ho chiesto poi di nuovo dove è possibile recuperare gli esiti dei sopralluoghi, ma il Dott. Mascitelli ha chiarito che non ‘non servono sopralluoghi per rilevare le criticità’; lo stesso ha aggiunto che ‘le attività dei nostri tecnici sono stati fatti in maniera monitorata, ma senza mettere niente per iscritto
‘ – conclude Giannangeli – L’unico sopralluogo di cui si ha traccia risale al 2019, dopo di che nulla è più stato messo nero su bianco. Mascitelli ha precisato che la struttura non risponde a criteri normativi e che si è trattato (in relazione al trasferimento) di una scelta gestionale che rientra nell’autonomia organizzativa, da considerarsi un atto transitorio. Romano ha concluso che occorreranno ‘tempi tecnici’, affinché la Riabilitazione torni a Collemaggio. Non sarà domani, ha concluso Mascitelli”.