16 Novembre 2024 - 09:29:35

di Martina Colabianchi

Lunedì 18 novembre la Fontana Luminosa dell’Aquila sarà illuminata di rosso in memoria delle vittime della strada.

A comunicarlo è stato l’assessore con delega alla Polizia municipale Laura Cucchiarella proprio nel giorno in cui sono stati resi noti i dati dell’Istat sugli incidenti stradali in Abruzzo nel 2023.

Nella nostra regione si sono verificati, lo scorso anno, 2.974 incidenti stradali che hanno causato la morte di 72 persone e il ferimento di altre 4.155. Rispetto al 2022, aumentano in modo significativo il numero degli incidenti (+5,3%), i feriti (+4,5%) e le vittime (+22,0%). Le stime relative ai primi sei mesi del 2024 evidenziano ancora un leggero aumento (+0,9%) del numero degli incidenti stradali con lesioni a persone, un altrettanto lieve aumento dei feriti (+0,5%), e anche un aumento più significativo (+4,0%) delle vittime entro il trentesimo giorno dai sinistri.

Soffermandosi sul rapporto tra dati abruzzesi e obiettivi europei, l’Istituto sottolinea che nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 53,0%, più della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2023 si registrano variazioni, rispettivamente, di -8,9% e -26,1%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 1,9 a 2,4 deceduti ogni 100 incidenti) mentre quello nazionale diminuisce lievemente (da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023).

Nel 2023 aumenta in Abruzzo, rispetto al 2010, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi, comunque, su un valore inferiore alla media Italia (41,7% contro 47,6%). Guardando, invece, agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma inferiore a quello nazionale (44,4% contro 50,0%). Sempre tra il 2010 e il 2023 l’incidenza di pedoni deceduti è diminuita in Abruzzo da 12,7% a 11,1%, mentre nel resto del Paese è aumentata da 15,1% a 16,0%. Nel 2023 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in oltre 355 milioni di euro (279,4 euro pro capite) per l’Abruzzo; la regione incide per il 2,0% sul totale nazionale.

Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Abruzzo 796 incidenti (26,8% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 1.408 (il 47,3% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 1.975 persone (47,5%) e 26 sono decedute (36,1%). I mesi più critici sono stati luglio e agosto. L’82,1% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8.00 e le 21.00, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 3.00 e le 4.00 (8,0 morti ogni 100 incidenti) e tra le 5.00 e le 6.00 (7,4 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera. Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 36,3% degli incidenti notturni, il 33,3% delle vittime e il 40,2% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 4,3 decessi ogni 100 incidenti, il valore più elevato si registra il sabato notte (4,7).

In Abruzzo il 32,7% degli incidenti è concentrato nei poli urbani. Considerando anche le aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai poli, si arriva al 68,4% del totale. Nei comuni delle aree interne gli incidenti rappresentano il 31,6% del totale regionale. La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (72,2%). La tipologia di incidente più frequente è lo scontro frontale-laterale, seguita dal tamponamento. La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale.

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 30-44 anni (9,0 per 100mila abitanti) e per quella 65+ anni (6,6 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 79,2% delle vittime e il 71,2% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 9,7% dei morti e il 20,9% dei feriti, i pedoni l’11,1% dei deceduti e il 7,9% dei feriti. Il 50,0% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale e il 39,6% dei pedoni feriti appartiene alla classe di età 65+.