Malattie croniche: Liris "Nuovo approccio con cure territoriali, investire su prevenzione e telemedicina"

16 Novembre 2024 - 17:58:23

“L’invecchiamento della popolazione, in particolare la crescita della
fascia degli ultracentenari, e l’aumento delle patologie
cronico-degenerative richiedono un nuovo approccio: potenziare le cure
territoriali e favorire l’assistenza domiciliare, nelle case di comunità
e negli ospedali di prossimità. Il DM 77 rappresenta una grande
opportunità in tal senso, permettendo di colmare il divario tra ospedale
e territorio con specialisti ambulatoriali, diagnosi precoce,
prevenzione e con l’uso delle tecnologie digitali, come la telemedicina
e la telesorveglianza”.

Così il senatore aquilano Guido Liris, capogruppo di FdI in Commissione
Bilancio e coordinatore e presidente dell’intergruppo parlamentare sulle
cronicità e sulla prevenzione e le emergenze nelle aree interne,
promotore del convegno “Viaggio nelle cronicità: percorso del paziente e
strategie terapeutiche. Focus: Le malattie cardio-renali-metaboliche”,
che si è tenuto nei giorni scorsi nella Sala Zuccari del Senato.

Presenti, tra gli altri, Mara Campitiello, direttore dipartimento
prevenzione del ministero della Salute, Loreto Gesualdo, presidente
delle Società medico-scientifiche italiane (FISM), e i deputati Matteo
Rosso (FdI) e Gian Antonio Girelli (PD), componenti della Commissione
Affari Sociali.

“Un’occasione preziosa per confrontarsi sulle sfide legate alle
patologie cronico-degenerative e sulla necessità di ripensare il modello
sanitario in un’ottica di prossimità al paziente – spiega Liris,
dirigente medico in aspettativa della Asl aquilana – In questo contesto,
è fondamentale investire nella prevenzione primaria e secondaria,
migliorando la qualità di vita del paziente e riducendo l’impatto delle
complicanze”.

“L’Intergruppo per la prevenzione e la presa in carico delle cronicità
nasce per accendere i riflettori sulle complessità legate alle patologie
cronico-degenerative. È necessario – sottolinea – ricorrere ad un
approccio integrato, potenziare le cure territoriali, riservando
all’ospedale solo la gestione delle fasi acute, e favorire l’accesso
alle terapie innovative. Particolare attenzione va prestata alle
interconnessioni cardio-renali-metaboliche, che, per la loro
complessità, rappresentano il paradigma delle cronicità e richiedono
l’adozione di un approccio personalizzato e multidisciplinare”, conclude
Liris.