16 Novembre 2024 - 19:15:10

di Tommaso Cotellessa

La battaglia per la salvaguardia dei tribunali sub-provinciali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto continua. Nonostante la proroga della loro attività fino al 31 dicembre 2025, concessa per rinviare la chiusura prevista dalla riforma della geografia giudiziaria del 2012, le istituzioni locali e gli Ordini Forensi chiedono soluzioni definitive per garantire la giustizia di prossimità.

Dopo il recente incontro tenutosi l’11 ottobre a Sulmona, presso la sede comunale, il Coordinamento dei sindaci e dei rappresentanti degli Ordini Forensi ha programmato un’importante giornata di confronto a Roma per martedì prossimo.

La delegazione abruzzese si recherà inizialmente al Ministero della Giustizia, dove alle ore 11 incontrerà il Sottosegretario di Stato Andrea Delmastro Delle Vedove. Nel pomeriggio, il dibattito si sposterà al Senato.

L’organizzazione di questo appuntamento è frutto dell’impegno congiunto del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e dei senatori Guido Quintino Liris e Etelwardo Sigismondi (entrambi di Fratelli d’Italia), che si sono attivati per calendarizzare il confronto.

Nella riunione di Sulmona, i sindaci Giovanni Di Pangrazio (Avezzano), Gianfranco Di Piero (Sulmona), Filippo Paolini (Lanciano) e il vicesindaco Licia Fioravante (Vasto) hanno ribadito l’importanza dei tribunali sub-provinciali come presidi fondamentali per un sistema giudiziario efficiente e vicino ai cittadini. Insieme ai presidenti degli Ordini Forensi Roberto Di Pietro, Luca Tirabassi, Antonio Codagnone e Maria Sichetti, hanno sottolineato che la proroga al 2025 non rappresenta una soluzione strutturale.

La giustizia di prossimità è stata definita uno strumento essenziale per garantire l’efficienza del sistema e la tutela dei diritti, soprattutto in territori come l’Abruzzo, dove la chiusura di questi tribunali aggraverebbe i disagi per cittadini e operatori della giustizia.

I rappresentanti locali e i legali hanno chiesto al Governo un impegno concreto per rivedere la riforma Severino del 2012, che ha previsto una razionalizzazione dei tribunali senza tenere conto delle peculiarità territoriali. La chiusura dei quattro presidi giudiziari abruzzesi comprometterebbe l’accesso alla giustizia per migliaia di cittadini, soprattutto nelle aree interne e montane.

Il Coordinamento ha sottolineato l’importanza di portare la questione al centro del dibattito parlamentare.

“La proroga è solo una misura temporanea: serve una riforma normativa che riconosca il valore dei tribunali sub-provinciali come garanzia di un sistema giudiziario equo ed efficace,” ha dichiarato il sindaco Di Pangrazio.

Questa compattezza tra istituzioni locali e Ordini Forensi dimostra come la difesa dei tribunali sub-provinciali non sia una mera rivendicazione territoriale, ma una questione di principio. Preservare la giustizia di prossimità significa tutelare il diritto di ogni cittadino ad accedere a un sistema giudiziario rapido e vicino al territorio.

L’incontro di martedì prossimo a Roma rappresenta un passaggio cruciale. Sarà l’occasione per ribadire al Governo e al Parlamento la necessità di intervenire con azioni normative concrete. La posta in gioco non è solo il destino dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, ma l’efficienza e l’equità dell’intero sistema giudiziario abruzzese.