20 Luglio 2023 - 21:55:26
di Tommaso Cotellessa
Rocco Papaleo a L’Aquila è tutt’altro che una new entry, basta sentirlo parlare per comprendere che conosce questa città e ne apprezza i pregi reconditi.
L’occasione del Festival dei Cantieri dell’Immaginario ha portato l’attore e regista i nuovo nel nostro territorio per portare in scena il suo spumeggiante spettacolo “Divertissment” fra musica, arte e risate. L’obiettivo esternato da Papaleo resta quello di ogni attore ovvero “emozionare e divertire come solo i Live sanno fare”.
Non tutti sanno che Rocco Papaleo è stato a L’Aquila più volte sia prima che dopo il sisma, addirittura vi ha girato un film “L’amore non basta“, e fu proprio questa occasione a farlo vivere nel capoluogo abruzzese per diversi mesi tra il 2007 e il 2008.
Nei ricordi dell’attore trova un posto particolare la storica cantina de “Ju Boss” che descrive come:
“Un posto incredibile, molto trasversale frequentato da intellettuali e alcolisti , per questo lo frequentavo praticamente tutti i giorni essendo un po’ l’anello di congiunzione fra gli alcolisti e gli intellettuali”.
Nel parlare dell’Aquila Papaleo non usa alcuna retorica scontata, ma mette in evidenza il suo amore e il suo fascino per questa città e la sua ammirazione per la dignità degli aquilani, ricchi di quello spirito proprio di coloro che non si abbattono. Non nega inoltre che il suo amore per l’Abruzzo derivi da alcuni tratti comuni con la sua patria la Basilicata, ed è proprio nel citare questo stretto legame che il regista ha dichiarato di non escludere che il suo prossimo film possa essere ambientato proprio nella terra forte e gentile.
Nel parlare dei suoi film inoltre l’artista ha sostenuto che li percepisce tutti come sue creature, paragonabili a dei figli, ma se, costretto con una pistola alla tempia, dovesse scegliere quello a cui più è affezionato non esiterebbe a scegliere “Basilicata coast to coast“. Detto ciò però, come tanti fra i grandi artisti, non nega affatto di preferire il teatro al cinema, ha dichiarato infatti :
“Ho bisogno di un rapporto dinamico con chi accoglie la mia proposta, il teatro a differenza del cinema è creta nelle nostre mani”.