21 Novembre 2024 - 11:54:38

di Angelo Liberatore

Tre miliardi di euro di lavori messi a terra, una quarantina di viadotti oggetto di procedure di progettazione e già appaltati.

Marco Corsini, commissario straordinario per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 ed A25, traccia così lo stato dell’arte delle opere, per le quali la sua struttura ha diretta competenza, sulle due arterie viarie

L’intervento di Corsini, a margine della sua audizione in Commissione regionale di Vigilanza.

“Circa il quadro dell’adeguamento antisismico che coinvolge un numero importante di viadotti da demolire e ricostruire per renderli in linea con la normativa antisismica attuale, posso dire che abbiamo messo a terra quasi 3 miliardi di lavori per circa 40-45 viadotti che sono adesso in corso di progettazione e sono stati già affidati in appalto. L’attività del commissario finisce il 31 dicembre 2025 e vedremo con il governo se e come può proseguire. Comunque sono soddisfatto, nei limiti di tempo assegnati, anche utilizzando le deroghe che la legge mi dà, del lavoro che è stato fatto che è molto importante”, ha commentato.

Il mandato commissariale di Corsini scadrà il 31 dicembre del 202 e proprio quello dovrebbe essere l’anno in cui si passerà dalla fase delle carte a quella dei cantieri per la ricostruzione dei viadotti.

“Sono i progetti che definiranno la durata dei lavori – ha aggiunto – Per noi l’importante è cominciare perché si deve passare dalla fase della carte a quello che la gente vede, così si rende conto dell’importanza e della necessità di un intervento di questo genere. Penso che nel 2025 qualche viadotto oggetto di intervento lo vedremo. Questo poi lo dico subito, ci sarà qualche disagio nella circolazione, però l’emergenza dell’antisismico penso che debba prevalere su tutto. I primi risultati fisicamente percepibili si vedranno nel 2025 sicuramente”.

Il commissario Corsini ha anche parlato del rapporto con il suo omologo per la messa in sicurezza dell’Acquifero del Gran Sasso, Pierluigi Caputi.

“Uno scherzo del destino ha fatto coesistere due commissari in realtà sullo stesso sedime – ha concluso –I rapporti con l’altro commissario in tema di coordinamento e di intesa sono perfetti. Ho sempre auspicato che si unificassero le due figure, anche perché il compito di Caputi è straordinariamente più importante del mio ed è vitale per le sorti della sicurezza idrica. Il governo è informato delle esigenze di razionalizzare la competenza di questi due organi e penso che tra poche settimane ne vedremo anche il risultato”